Fiamme alte anche sei metri e fumo nero. Distrutto a Cesate il centro giovani di via Bellini

L’incendio in tarda serata domenica, si ipotizza la pista dolosa

Il murale che campeggiava fuori dal centro giovani

Il murale che campeggiava fuori dal centro giovani

Cesate (Milano), 28 luglio 2015 - Sono stati alcuni cittadini a dare l’allarme, qualche minuto prima delle ventidue e trenta di domenica. Lingue di fiamme alte cinque-sei metri, colonne di fumo nero e acre avvolgevano il centro giovani «Qué Tal» di via Bellini. La centrale operativa del 115 di Milano ha inviato sul posto autopompe dei vigili del fuoco di Rho e Garbagnate ma, nonostante il tempestivo intervento, il rogo ha distrutto la struttura comunale. I danni: 220.000 euroNotte di fuoco, quella tra domenica e lunedì, a Cesate. E ieri centinaia di commenti di indignazione per il presunto dolo e solidarietà al sindaco, Giancarla Marchesi. L’incendio si è sviluppato per cause ancora da chiarire. Alcuni cesatesi che abitano accanto al centro di aggregazione giovanile hanno chiamato i vigili del fuoco, quando sono arrivati sul posto le fiamme avevano già raggiunto l’intera struttura. I pompieri hanno lavorato oltre la mezzanotte per domare il rogo e spegnere tutti i focolai.

Sul posto anche i carabinieri della locale stazione e il sindaco che alle 23.55 sul profilo facebook ha scritto, «incendiato il nostro centro giovani... non ho più parole» e postato le foto del rogo. Intanto pompieri e carabinieri hanno fatto rilievi e indagini per accertare la causaSecondo le prime indiscrezioni, gli inquirenti non hanno trovato porte e finestre forzate o rotte tali da far pensare a qualcuno che si è intrufolato per appiccare il fuoco, nè tracce di liquido infiammabile. Ulteriori accertamenti sono stati fatti anche ieri mattina quando la struttura, un prefabbricato realizzato molti anni fa, è stato dichiarato completamente inagibile. Le fiamme hanno danneggiato la struttura e distrutto gli arredi e tutto il materiale. E mentre i carabinieri attendo la relazione dei vigili del fuoco sui social network tra i commenti dei cesatesi ne spunta uno che potrebbe essere una pista interessante per le indagini: ci sarebbe un cittadino che poco prima dell’incendio avrebbe visto alcuni «ragazzi con le torce» accanto al «Qué Tal» e allontanarsi di corsa.

Il commento del sindaco sulla presunta origine dolosa del rogo ha suscitato legittime preoccupazioni e innescato una vera a propria catena di post sui social networkIn quel centro, fino allo scorso 15 luglio, gli operatori della Cooperativa InContrasti svolgevano la loro attività quasi quotidianamente con adolescenti e giovani cesatesi. Da anni è il punto di riferimento per intere generazioni di teen-agers. Ma ora dopo l’incendio quel luogo non sarà più lo stesso. I danni sono ingenti, rimettere a posto tutto costerà alle casse comunali diverse centinaia di migliaia di euro.