Cesate, il miracolo dell’orto sociale bio

Uno studente di sedici anni aveva bussato al Comune. Ora ad aiutarlo a coltivare ci sono anche i 25 profughi

Il gruppo dei profughi e dei volontari che hanno partecipato ai lavori agricoli

Il gruppo dei profughi e dei volontari che hanno partecipato ai lavori agricoli

Cesate (Milano), 7 maggio 2016 - Il mais nero spinato, il cavolo rapa, le cipolle, i pomodori e i fagiolini. Agricoltura sostenibile e sperimentale nell’orto sociale di Luca Fiorelli. Sedici anni, studente di Agraria a Limbiate, Luca l’estate scorsa con un amico al posto di andare in vacanza si mette in testa di realizzare il primo orto urbano della cittàI due ragazzi bussano alla porta del sindaco Giancarla Marchesi per chiedere un appezzamento e a settembre il lotto da coltivare arriva, e con lui le prime difficoltà. Troppi sassi, troppo argilloso il terreno e il compagno di viaggio di Luca decide di abbandonare il sogno. Servono trattori, pale, letame, piante e tanto aiuto. Luca è solo, il progetto troppo ambizioso per un ragazzo al terzo anno di studi ma lui raccoglie la sfida e lancia un appello.

Gli risponde Angelo Sofo, presidente dell’Orto sociale di Garbagnate, che sposa subito l’idea. A febbraio invece di arare il campo, sfruttano lo spazio e con i pallet di riciclo cominciano a costruirci sopra i primi cassoni per accogliere le colture e il semenziaio. Giorno dopo giorno il gruppo dei volontari diventa sempre più numeroso. Nel campo sono stati piantati anche un melo, due piante di cachi, un nocciolo, un nespolo, fagioli e insalata. Girasoli e rose. «Puntiamo al biologico», assicura Luca. Hanno aderito al progetto anche alcune aziende fra le quali il Vivaio Banfi di Garbagnate che ha offerto sementi e piantine, l’associazione Ortives di Villa Cortese che ha affidato al gruppo di lavoro alcune piante orticole.

A dare una mano ci sono anche i 25 profughi che da gennaio scorso sono giunti a Cesate. E c’è l’Istituto di Agraria di Limbiate che ha messo a disposizione le serre per la preparazione dei germogli. Presto ci saranno anche tavoli e panche per favorire momenti di incontro. Un mese dopo l’altro l’orto sociale realizzato dietro il centro sportivo comunale prende forma. «E pian piano arrivano le soddisfazioni», dice Luca che coglie l’occasione per fare «un grazie speciale a Angelo Sofo, Spadaccini Lucia, Cinzia Rosa Enini, Angelo Violato, Luigi Serio, Simone Serio, i ragazzi di Integra Sega, Traore, Yahya, Sonko e Solomon, grazie al Comune di Cesate e al sindaco Giancarla Marchesi, e all’aiuto dei miei amici e parenti che mi sostengono Letizia Piccolo, Roberto Fiorelli e allo Sporting Cesate!». Presto sarà tempo di raccolto.