Alpinista di Cesate bloccato in Nepal: "Stiamo per tornare a valle. Gli elicotteri sono in arrivo"

Il messaggio di Marco Zaffaroni dall’Everest

Marco Zaffaroni, imprenditore di 53 anni, è vivo per miracolo dopo il devastante terremoto

Marco Zaffaroni, imprenditore di 53 anni, è vivo per miracolo dopo il devastante terremoto

Cesate (Milano), 27 aprile 2015 - "Qui la situazione è stazionaria, hanno cominciato a volare i primi elicotteri per portare a valle le persone bloccate sull’Everest al Campo 1. Il nostro turno dovrebbe arrivare domani (oggi, ndr). State tranquilli che anche noi lo siamo". È l’ultimo aggiornamento scritto dall’alpinista Marco Zaffaroni, 53 anni di Cesate, sul suo blog "Everest 2015 in stile gigante". Il blog creato per raccontare il viaggio alla conquista del tetto del mondo in questi ultimi due giorni è diventato lo strumento per comunicare con familiari e amici. Le forti scosse di terremoto che hanno colpito e devastato il Nepal hanno interrotto la sua avventura che doveva durare quasi 40 giorni.

L’imprenditore e alpinista era partito lo scorso primo aprile: "Vado a tentare l’Everest in puro stile gigante. Sarà una spedizione molto ‘leggera’, dove tenterò la salita alla vetta più alta del pianeta accompagnato dall’amico Roberto Boscato ed assistito da un solo sherpa e senza ossigeno" aggiunge Zaffaroni. Aveva preparato tutto da mesi "Zaffa", aveva programmato il viaggio e la salita.

Nel diario di bordo sul blog, Marco racconta i giorni precedenti alla salita: aveva visitato l’ospedale di Kalika, nella regione del Dolpo dove vive la popolazione più povera del Nepal. Da alcuni anni, infatti, era impegnato nella costruzione di un presidio medico nel Dolpo. "Dalle montagne himalayane abbiamo ricevuto molto e ci è parso giusto lasciare qualcosa di nostro che fosse concreto e tangibile e che andasse a vantaggio delle regioni che in questi anni tanto ci hanno dato". Così Marco e Mario Merelli, l’alpinista bergamasco scomparso nel 2012, a cui Marco ha fatto da compagno di corda negli ultimi anni di carriera, spiegavano alcuni anni fa la loro scelta d’abbracciare questo progetto. Per prepararsi alla salita sul tetto del mondo, Marco e Roberto, accompagnati da uno sherpa, hanno scalato la vetta dell’Island Peak, la cima di 6.189 metri utilizzata per rifinire la preparazione prima dell’attacco degli 8.848 metri. La spedizione sull’Everest è iniziata intorno a metà di aprile. Il 18 hanno raggiunto il campo base, dove hanno controllato l’attrezzatura per l’ascesa. Nella notte di venerdì 24 aprile hanno iniziato l’ascesa verso il Campo 1, dove sono rimasti bloccati in seguito alle valanghe causate dal sisma.