Ztl a Bollate, minacce all’assessore Vaghi

"Stai attento" si legge nella lettera anonima. Pronta la replica: "Parlo solo coi cittadini che ci mettono la faccia"

L'assessore Carlo Vaghi

L'assessore Carlo Vaghi

Bollate (Milano), 25 aprile 2015 - Continua a far discutere l’istituzione di una grande zona a traffico limitato nel centro di Bollate. Dalle polemiche nelle ultime ore si è passati alle minacce. Una lettera anonima è stata recapitata all’assessore Carlo Vaghi: "Stai attento, se non si ferma la Ztl sei su una brutta strada" si legge. Forte la condanna dell’assessore bollatese. "Ovviamente la lettera è dai carabinieri. Ovviamente non mi fermo" scrive Vaghi sul suo profilo Facebook. Poi aggiunge. "Voglio parlare coi cittadini che mettono la faccia come il sottoscritto e continuerò a farlo finché lo vorranno. Gli ‘anonimi’ non esistono e si rispondono da soli...". La Ztl tenta di porre rimedio a uno dei problemi più grandi di cui soffre la città: il passaggio di 5.000 macchine al giorno che attraversano Bollate per guadagnare qualche minuto rispetto al traffico che troverebbero sulle arterie principali verso Milano.

"Limitare il transito di queste auto solo per poche ore (dalle 7 alle 9 dal lunedì al venerdì nella fase sperimentale) è una azione pensata, progettata ed eseguita a favore di tutti i cittadini bollatesi - si legge sul sito istituzionale e nel volantino in distribuzione -. Tutti i passaggi amministrativi che sono stati assunti nel lungo iter sono stati presi in maniera unitaria (Giunta, Commissione tecnico-urbanistica, Consiglio comunale) e senza voti contrari delle opposizioni". Per cercare di spegnere le polemiche e chiarire i dubbi, la municipalità elenca anche gli obiettivi del progetto fra i quali c’è anche una maggior sicurezza in città "visto che gli accessi saranno videosorvegliati. Ricordiamo che chi vive, lavora e deve usufruire dei servizi a Bollate avrà libero accesso". Un punto fermo: la Ztl sarà avviata in via sperimentale, dalle 7 alle 9, i giorni feriali. Contro il provvedimento si sono mossi i sindaci dell’area intorno a Bollate, fra i commercianti è nato anche un gruppo sui social che raggruppa circa 2.700 persone. La data di avvio del provvedimento, annunciato in tempo per Expo, non è ancora nota.