Lotta allo smog, scetticismo a Bollate: "La Ztl non basterà"

Il sindaco resta freddo sulle telecamere "ereditate" e che funzioneranno in primavera. Intanto, se i valori di Pm10 restano alti, arriva l'ordinanza anti diesel Euro 3 di MONICA GUERCI

Telecamere in azione ad aprile

Telecamere in azione ad aprile

Bollate (Milano), 01 febbraio 2016 - Con un occhio sulle centraline e l’altro alle nuvole anche a Bollate si attendono gli ultimi dati delle rilevazioni di Pm10 e Pm2,5 per dare il via alle misure anti smog. Se i valori delle polveri sottili non saranno rientrati nei limiti, il sindaco Francesco Vassallo emetterà l’ordinanza per il blocco dei veicoli diesel Euro 3 e la riduzione di 1 C° delle caldaie nelle abitazioni insieme a tutte le altre misure previste dal Protocollo di collaborazione tra la Città Metropolitana e i Comuni del territorio per il miglioramento della qualità dell’aria e il contrasto all’inquinamento.

Una questione che a Bollate assume anche toni politici molto forti. Ad aprile (la data ufficiale è ancora da definire) si sperimenterà, infatti, l’accensione delle telecamere della Ztl più vasta d’Italia per un Comune non capoluogo. Un percorso obbligato per il sindaco Francesco Vassallo (Pd) che non crede che questa sia la strada giusta per migliorare la salute dell’aria: la Ztl è un progetto pronto per il decollo firmato da Carlo Vaghi (Lega Nord) assessore alla Mobilità nell’ex Giunta Lorusso, si tratta di un provvedimento dal quale non è più possibile tornare indietro senza mettere in conto costi salatissimi per le casse comunali. "Ad aprile si sperimenta, poi saranno i cittadini a decidere cosa farne della Ztl", commenta Vassallo. La sua ricetta per combattere lo smog è un’altra. "Non c’è politica che tenga davanti a tre mesi di siccità - spiega il primo cittadino -. Il clima è fra le cause principali del problema. Lo smog non ha confini, deve essere affrontato attraverso investimenti strutturali da parte degli enti governativi: vanno realizzate infrastrutture che portino il traffico fuori dai centri abitati e adottati comportamenti virtuosi da parte di ogni singolo cittadino".

"La Ztl potrebbe anche portare un leggero miglioramento dell’aria laddove venisse applicata - aggiunge il sindaco -, ma della qualità dell’aria di tutto il resto della città, frazioni comprese, ce ne vogliamo dimenticare? Bollate è una sola, centro e frazioni sono tutt’uno". Dopo i mesi di prova (con multe per i trasgressori a partire da maggio), i bollatesi attraverso un referendum potranno promuovere o bocciare definitivamente la Ztl in città. Tempi? L’Amministrazione temporeggia sulle date e anche sul sito comunale la pagina dedicata alla Ztl attende da mesi di essere aggiornata. Potrebbero essere 17 i varchi con il divieto d’ingresso a Bollate per i non residenti negli orari di punta, dalle 7 alle 9 e dalle 17 alle 19. Fra gli oppositori al Piano oltre ai commercianti si erano da subito dichiarati contrari anche i sindaci di Novate, Garbagnate Milanese, Senago, Cesate, Solaro e l’ex Giunta di Baranzate: "Troppi disagi per i cittadini dell’area".

di MONICA GUERCI