Bollate piange Andrea Ferraresi, l'amico Daniele: "Un ragazzo pieno di vita e di energia"

A Bollate, frazione Cascina del Sole, si attende il rientro della salma di Andrea Ferraresi, 24 anni, tatuatore, morto domenica 17 agosto in un incidente stradale in Thailandia di Roberta Rampini

Arianna Costantin e Andrea Ferraresi (foto Facebook)

Arianna Costantin e Andrea Ferraresi (foto Facebook)

Bollate, 28 agosto 2014 - Il silenzio mantenuto dai genitori e dai conoscenti nei giorni scorsi da ieri ha lasciato spazio ai messaggi di cordoglio e ai ricordi. Centinaia. La notizia ormai è nota. Rimbalzata dalle pagine dei quotidiani alle cronache televisive. A Bollate, frazione Cascina del Sole, si attende il rientro della salma di Andrea Ferraresi, 24 anni, tatuatore, morto domenica 17 agosto in un incidente stradale in Thailandia. Era con la sua fidanzata Arianna Costantin, 21 anni, famoso volto di Disney Channel, stavano viaggiando su uno scooter noleggiato quando si sono scontrati con un altro motorino.

I genitori di Andrea da una settimana sono nel Paese asiatico e stanno sbrigando tutte le pratiche per il rientro in Italia del figlio. Nella villetta di via Cavallotti è rimasta la sorella, con altri familiari. Il telefono di casa è staccato da giorni. Nessuno ha voglia di parlare. Molti scrivono di lui. A Bollate aveva frequentato anche le superiori, all’Erasmo da Rotterdam. Aveva un poliedrico talento artistico, che esprimeva nei tatuaggi ma anche nei graffiti e nella musica: suonava in un gruppo.  «Andrea era una di quelle rare anime che sin dalla prima volta che avevi la fortuna di incontrare ti regalava qualcosa di unico: il suo bellissimo sorriso, la sua energia e semplicità, la sua voglia di fare mille cose fuori dalla noia e la sua passione per l’arte e la musica - scrive Daniele Gregolin, insegnante di musica e chitarrista di Novate Milanese, che lo conosceva da anni -. Lascia tutti senza parole la sua morte, lui che ha vissuto la sua vita senza sprecarne un secondo, aveva lo sguardo pulito e trasparente come pochi ragazzi della sua età, disillusi finti e presuntuosi, lui era l’esatto opposto».

 Sul profilo Facebook, Gregolin ricorda Andrea al quale ha insegnato a suonare la chitarra: «Aveva fatto i corsi quando era adolescenti all’Accademia Vivaldi - spiega Gregolin - poi lo avevo perso di vista. Un anno fa mi ha contattato e ha voluto fare delle lezioni private. Era un artista. Una ragazzo sempre felice, entusiasta per quello che faceva, che amava viaggiare. Quando ho saputo della notizia della sua morte non ci volevo credere». Ad Andrea il chitarrista novatese ha voluto dedicare la canzone dei Nirvana intitolata «Drain you», «che lui amava e gli ho insegnato a suonare».