Bollate, "Falda sempre più alta. È allarme allagamenti"

Un blog di cittadini: evitiamo il disastro. La replica del sindaco Vassallo: problema delicato, stiamo lavorando

Basta strade e case invase dall'acqua

Basta strade e case invase dall'acqua

Bollate (Milano), 25 novembre 2015 - Preoccupa il continuo innalzamento della falda acquifera a Bollate. Strade, cantine e box sono già stati in più episodi invasi dall’acqua e la situazione sembra destinata a peggiorare. Il timore di nuovi allagamenti cresce e in questi giorni si occupa della questione il blog "cittadinibollatesisolidali", che fa una puntuale fotografia dello stato di fatto. E i timori per la crescita della falda riportano all’osteggiato progetto delle vasche del Seveso, in attesa di realizzazione lungo via De Gasperi a Senago: "Grandi come decine di campi da calcio saranno realizzate in pieno Parco delle Groane, sopra la falda e raccoglieranno le acque inquinate del fiume". Un problema, quello dell’innalzamento della falda, confermato anche dagli studi geologici che accompagnano il Pgt, dai quali emerge che è a rischio la metà del territorio di Bollate "e questa area coincide in larga parte con il tessuto urbano che si estende dal parco Martin Luther King alle frazioni di Cassina Nuova e Cascina del Sole". Ma come affrontare la situazione? La rete fognaria sarà in grado di ricevere l’acqua di falda che potrebbe essere pompata dal sottosuolo per salvare le case? Esistono studi aggiornati? Queste e altre le domande sollevate dal blog. È sotto gli occhi di tutti che "le ricorrenti bombe d’acqua piovana e i conseguenti allagamenti stanno diventando sempre più pressanti. L’esatta conoscenza della rete fognaria, una eventuale rivisitazione delle scelte urbanistiche e una più corretta manutenzione potrebbero diventare fattori strategici per controllare sia l’acqua di falda che proviene dal sottosuolo sia quella che proviene dal cielo".

Il problema della falda e lo stato della rete suggerisce un’ulteriore riflessione. "Se la parte di città già costruita sembra dover convivere con un grosso problema, cosa succederà alle zone interessate da processi di trasformazione edilizia in atto e futuri?", scrivono i "cittadinibollatesisolidali". Che lanciano un invito "all’amministrazione bollatese, ma anche a tutte le forze politiche, a impegnarsi per un confronto pubblico con i cittadini e con le istituzioni al fine di trovare quelle soluzioni che ci possano permettere di scongiurare l’ennesimo disastro ambientale".

Il problema dell’innalzamento della falda acquifera non riguarda solo Bollate, ma coinvolge anche Arese, Baranzate e Pero. Nei giorni scorsi il sindaco di Bollate Francesco Vassallo ha voluto mettere tutti intorno a un tavolo per affrontare la questione. "E' un problema molto delicato - dice Vassallo -. Ad oggi non ci sono soluzioni concrete di contenimento nel caso di innalzamenti improvvisi. Si tratta di un disagio che ci assilla da decenni, complicato ulteriormente dalla conformazione argillosa del nostro sottosuolo".