Arese, uno spiraglio di luce per i 50 operai della ex Innova

Licenziati l’11 gennaio 2011, ancora in mezzo alla strada nonostante una sentenza di reintegro, ora avranno i primi colloqui

Gli operai erano stati esclusi anche dai colloqui dell’Iper

Gli operai erano stati esclusi anche dai colloqui dell’Iper

Arese (Milano), 1 giugno 2016 - Licenziati l’11 gennaio 2011, ancora in mezzo alla strada nonostante una sentenza di reintegro della Corte d’Appello di Milano del giugno 2013. Esclusi dai colloqui dell’Iper, il grande supermercato che si è insediato dove una volta c’era la fabbrica di automobili, nei giorni scorsi gli ex operai dell’Innova Service di Arese, l’azienda che si occupava della pulizia, manutenzione dell’area ex Alfa Romeo di Arese, sono stati chiamati da un’agenzia interinale di Milano per un colloquio lavorativo.

Dopo anni di lotta, senza lavoro e senza soldi, si apre uno spiraglio per i cinquanta operai. «L’Iper di Marco Brunelli e il Centro hanno aperto da oltre un mese e sappiamo che sono state fatte oltre 2.000 assunzioni. Peccato che non è stato assunto nessuno degli ex operai Alfa iscritti allo Slai Cobas che avevano presentato la domanda, pochissimi sono stati chiamati ai colloqui ma poi non hanno saputo più nulla - denuncia Corrado Delle Donne, rappresentante nazionale del sindacato di base - ci è sembrato davvero strano, perché molti degli operai avevano comunque i requisiti per occuparsi del magazzino o ricoprire altre posizioni».

Arrabiati per l’ennesima beffa avevano incontrato il sindaco aresino, Michela Palestra, per ribadire la loro protesta. Ora qualcosa si muove: sono stati convocati per un colloquio di lavoro per nuove assunzioni all’Iper dall’agenzia interinale Openjobmetis a Milano. «Ai lavoratori sono state chieste molte informazioni fra le quali, per esempio, se avevano famigliari o parenti fra coloro che sono già stati assunti al Centro commerciale di Arese - spiega lo Slai Cobas - per diversi anni i padroni dell’area Alfa, tramite le istituzioni e l’Agenzia Regionale per il Lavoro, hanno cercato di fare questi colloqui allo scopo di impedire la ricollocazione degli operai sull’area dell’Alfa Romeo. Vedremo nelle prossime settimane se questa volta ci saranno delle assunzioni al Centro commerciale oppure se il tutto era ed è finalizzato alla pulizia etnica sul sito di Arese di tutti gli iscritti Slai Cobas che lavoravano all’Alfa».