Senago, abbattuto l'allevamento lager. Ora serve una bonifica

Dopo il salvataggio di 300 galline, un cavallo e due lama sono entrate in azione le ruspe che hanno abbattuto le strutture dell'allevamento abusivo. Ma i rifiuti inquinano il terreno fino a 30 centimetri di profondità, urge una bonifica Gi.Do.

La ruspa abbatte le baracche dell'allevamento abusivo di Senago

La ruspa abbatte le baracche dell'allevamento abusivo di Senago

Senago, 15 agosto 2014 - Raso al suolo l’allevamento abusivo dove gli animali oltre ad essere maltrattati venivano macellati senza autorizzazioni, garanzie igieniche e controlli veterinari. Ieri mattina le ruspe, sotto il controllo della polizia locale, hanno fatto irruzione nell’area di via Neruda dove mercoledì 300 fra galline e oche, un cavallo e due lama sono stati messi in salvo e trasportati in un allevamento fuori regione. L’ordine di sgombero è arrivato dalla procura dopo le numerose denunce nei confronti del titolare, un egiziano, accusato di maltrattamenti di animali e macellazione abusiva.

L'area, che deve anche essere bonificata in quanto ricoperta di rifiuti ed escrementi che arrivano a una profondità di oltre 30 centimetri, diventerà terreno del parco delle Groane. Il sindaco Lucio Fois ringrazia chi ha partecipato all’operazione e afferma: «Mi auguro che sia posta fine a una situazione che senza la collaborazione dei residenti, costretti da un anno a una convivenza impossibile, difficilmente avremmo potuto gestire così civilmente e in piena legittimità». Mentre la Lega Nord, accusando l’amministrazione di «immobilismo», si augura «che la incresciosa situazione giunga a una svolta definitiva. Non sono tollerabili l’abusivismo, le torture previste dalla religione islamica e il continuo infrangere le nostre leggi».