Senago, liberi gli animali dell'allevamento da film horror

Tra fango e sporcizia c'erano oltre trecento animali da cortile, piccioni, un cavallo e due lama. Nessuna traccia delle pecore e delle capre di Giulio Dotto

L'allevamento lager di Senago (Studionord)

L'allevamento lager di Senago (Studionord)

Senago, 14 agosto 2014 - Sgomberato l’allevamento lager. Dopo settimane di attese e proteste da parte dei cittadini, ieri mattina un task force delle forze dell’ordine ha finalmente liberato centinaia di animali che erano detenuti in condizione pietose. Tredici guardie ecologiche del Parco delle Groane, sette agenti della polizia locale di Senago, agenti della polizia provinciale, del Corpo Forestale dello Stato e funzionari veterinari dell’Asl Milano 1 ieri mattina alla presenza del sindaco Lucio Fois si sono presentati davanti all’ingresso dell’allevamento di via Neruda, nella zona del quartiere Mascagni, impugnando il decreto di sgombero emesso dalla Procura di Milano

Questa volta, a differenza del passato, il titolare (un cittadino egiziano più volte denunciato per maltrattamenti di animali) non ha potuto fare altro che far entrare le forze dell’ordine il cui compito è stato quello di sgomberare subito gli animali presenti. Tra fango e sporcizia di ogni genere c’erano 300 animali da cortile (galline, oche, anatre) piccioni, un cavallo e due lama. Al momento dell’irruzione invece non c’erano pecore e capre che generalmente vivono nell’allevamento. Il personale veterinario ha constatato ancora una volta le condizioni di sofferenza e sporcizia in cui erano tenuti gli animali che sono stati trasferiti presso altri allevamenti della zona. L’operazione è durata parecchie ore e si è conclusa a metà pomeriggio. Questa mattina tutta l’area, che è stata messa sotto sequestro, sarà bonificata e le baracche abusive saranno abbattute. Era da oltre un anno che cittadini e amministrazione comunale stavano cercando di far chiudere l’allevamento di via Neruda. Le prime segnalazioni di maltrattamenti erano venute da un gruppo di abitanti della zona che avevano segnalato all’Enpa come venivano trattate le pecore. Durante dei controlli alla presenza della polizia locale sono stati trovati anche animali macellati senza nessuna autorizzazione. Nel periodo di Ramadan la situazione è peggiorata e due settimane fa gli abitanti avevano protestato davanti all’ingresso dell’allevamento lager. Ora per questi animali l’incubo è finito.