Martedì 16 Aprile 2024

Renzi a Cosenza: "I politici si ricordano di questa terra solo in campagna elettorale, io no"

Matteo Renzi, alla manifestazione elettorale a Cosenza del candidato presidente della Calabria per il centrosinistra Mario Oliverio

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi (Ansa)

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi (Ansa)

Cosenza, 21 novembre 2014  - E' di due agenti di polizia contusi e un dimostrante ferito, un ragazzo ventenne che è stato portato in ospedale per aver ricevuto un colpo in testa, il bilancio degli scontri avvenuti nel tardo pomeriggio a Cosenza, alle porte del centro storico, dove era atteso il presidente del Consiglio Matteo Renzi per la manifestazione di chiusura della campagna elettorale per le regionali.  Gli scontri con i poliziotti si sono registrati quando alcuni dei manifestanti hanno tentato di forzare il cordone di sicurezza messo in campo dalle forze dell'ordine per impedire ai contestatori di avvicinarsi all'auditorium del liceo classico. C'è stato anche un lancio di lacrimogeni. 

RENZI:  LE FABBRICHE NON VANNO OCCUPATE, MA RIAPERTE - "Come facciamo a non dire che c'è bisogno di cambiare la giustizia quando i tempi sono quelli che conosciamo?". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, alla manifestazione elettorale a Cosenza del candidato presidente della Calabria per il centrosinistra Mario Oliverio.  "Come si fa - ha aggiunto parlando della sentenza Eternit - a non capire che c'è bisogno di cambiare la giustizia quando accade come accade che il dolore di una intera comunità viene prescritto. Puoi dire che la sentenza è giusta o no, puoi dire che quello non è reato, se lo è non si prescrive".  

"Il lavoro non lo creano quelli che utilizzano le parole, lo creano le imprese. Le fabbriche non vanno occupate, vanno riaperte": così, senza nominare il suo polemico antagonista segretario della Fiom Maurizio Landini, Matteo Renzi è tornato sui temi del lavoro nel corso del suo comizio a Cosenza alla chiusura della campagna elettorale regionale del centrosinistra.    

"Non accettiamo che la Calabria sia la terra della 'ndrangheta. E non lo diciamo perché dobbiamo dirlo in campagna elettorale". Lo ha affermato Renzi.  "Il mio Paese, il nostro Paese, riparte - ha aggiunto - se riparte il Sud. Domenica avete la possibilità di dire con il vostro voto, con il voto dei vostri amici, che lo sapete che se riparte la Calabria riparte il Paese. E' la cosa più schifosa che ci siano i politici nazionali che si ricordano di una terra solo in campagna elettorale. Ed è per questo che ogni tre mesi io sono in Calabria, non la lascio", ha concluso.  

"Vogliamo rivoluzionare questo Paese. Altrimenti con quale faccia uno va in Europa e dice 'qui bisogna cambiare le cose'". Renzi è tornato sul tema del cambiamento delle politiche economiche fondate solo sull'austerity, nel corso del suo comizio a Cosenza per la chiusura della campagna elettorale di Mario Oliverio, candidato presidente della Calabria per il centrosinistra.  "E' vero, se ne sono accorti al vertice in Australia, quella tesi lì - ha proseguito il presidente del Consiglio - non è la tesi nostra soltanto, sta diventando la tesi di tutti, ma in Europa bisogna convincerli. Bisogna andare a combattere ma come fai se appena passi la frontiera ti dicono 'scusa tu sei il capo del governo, di quei governi che da trent'anni ci raccontano che ora cambiano le cose'...?".  

"Voi siete la terra della Magna Grecia, troppo spesso avvicinata alla terra del magna magna per qualche comportamento di chi ti ha preceduto...". Lo ha detto il leader del Pd e capo del governo Matteo Renzi, rivolgendosi al candidato presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, nel corso del suo comizio a Cosenza peer la chiusura della campagna elettorale del centrosinistra. 

"Vorrei chiedervi uno sforzo per andare casa per casa, porta a porta a cercare i voti necessari, poi potrete discutere se chiamarlo presidente o governatore". Lo ha detto il presidente del Consiglio.  "Questa Regione - ha aggiunto - non si salva da sola, questo Paese non si salva da solo. Anche se abbiamo sondaggi favorevoli, facciamo in modo che il risultato sia impreziosito da uno sforzo personale".