Lombardia a Statuto Speciale. Il referendum costa 30 milioni

E' lite sull'autonomia della Regione Lombardia di Stefania Consenti

Il Pirellone

Il Pirellone

Milano, 28 luglio 2014 - Parte la maratona, oggi e domani, per l’approvazione del Bilancio (mercoledì discussione sul piano triennale edilizia pubblica) prima della sospensione estiva dei lavori del Pirellone. E l’opposizione boccia la “manovra” presentando una pioggia di emendamenti (più di 400 solo dei Cinquestelle), e sollevando la polemica sui fondi usati «male». Nel mirino i 30 milioni di euro (due nel 2014 e ventotto nel 2015) destinati dalla giunta per il referendum consultivo popolare sulla trasformazione della Regione Lombardia a Statuto speciale.

«La Regione Lombardia non può permettersi di buttare dalla finestra trenta milioni di euro in questo modo - attacca il capogruppo del Pd Enrico Brambilla -, soprattutto quando ci sono emergenze vere. Il lavoro, prima di tutto, ma anche il fondo sociale, con cui i Comuni fanno gli interventi per i disabili, per gli anziani e per le famiglie in difficoltà, che la Regione ha tagliato di quasi il 20%. O ancora per le emergenze idrogeologiche, come quella del Seveso». La pensa così anche il pentastellato Stefano Buffagni: «Siamo d’accordo sull’uso del referendum ma in questo caso è solo propaganda mentre serve una riflessione più seria sull’utilizzo dei fondi regionalio». Risponde Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega: «Secondo gli studi della Cgia Mestre, Regione Lombardia ha un residuo fiscale pari a 42 miliardi di euro all’annuo. Se diventasse una regione autonoma a statuto speciale i 30 milioni previsti per lo svolgimento del referendum consultivo si recupererebbero in solo 6 ore». Per il Pd il referendum, poi, «non avrebbe effetti giuridici, in quanto la “specialità” è assegnata dalla Costituzione, per la cui modifica occorre un voto del Parlamento a maggioranza qualificata in doppia lettura». «Brambilla - aggiunge Romeo - apra gli occhi a Pisapia che, nonostante le tante promesse ancora nulla ha fatto nel risolvere il problema delle esondazioni del Seveso». Quaranta gli emendamenti del Pd proposti per «correggere» la manovra finanziaria troppo sbilanciata a favore di alcune voci, come ad esempio la comunicazione (4 milioni con un altro stanziamento in assestamento) e le manifestazione sportive internazionali (1 milione) che si terranno in Lombardia. Meglio sarebbe, suggerisce il Pd, destinare i soldi del referendum per rimpolpare di 13 milioni di euro la dote unica per l’apprendistato e i contratti di solidarietà oppure incrementare il fondo sociale affitti di 15 milioni e anche quello (dieci milioni) per il risamento danni per eventi calamitosi come l’esondazione del Seveso. E i grillini contestano che la giunta rinunci «a 75 milioni di euro in due anni regalando sconti ai gestori di impianti termoelettriciche che utilizzano derivazioni di acqua pubblica per il raffreddamento delle centrali». Di contro la maggioranza sottolinea che ci sono nuovi investimenti per 262 milioni di euro a sostegno di alcuni misure specificihe per le imprese e per il contrasto alla violenza sulle donne. Fondi che, come sottolineato già in sede di Commissione Bilancio dal presidente Alessandro Colucci, «arrivano da economie, risparmi e migliore utilizzo delle risorse». Una manovra che «sconta ancora una quadro congiunturale negativo» fra il calo della risorse statali e diminuizione dei gettiti tributari regionali tra cui la tassa automobilistica, il cui mancato introito è stato stimato in 22 milioni per il 2014, 27 l’anno prossimo e 32 nel 2016. La manovra finanziaria regionale contiene anche l’esenzione della tassa di circolazione su ciclomotori per complessivi 3,5 milioni di euro, introdotta per incentivarne l’uso poichè hanno minore impatto ambientale.