Sanità e immigrazione: gli effetti collaterali delle scelte di Governo

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Roberto Maroni

Roberto Maroni

Milano, 15 gennaio 2017 -

Egregio Maroni, vorrei che lei facesse qualcosa per annullare l’assurda ordinanza che chiude nelle ore notturne l’ospedale Cantù di Abbiategrasso in quanto non tutti possono andare a Magenta. Alessandro Basili

Gentile Alessandro, la conversione del Presidio di Abbiategrasso in Punto di Primo Intervento è operativa dal 12 dicembre con nota dell’ASST Ovest Milanese del 29 novembre. Questa mutazione organizzativa è la conseguenza, però, dell’applicazione del Decreto Ministeriale 70/2015 che prevede per i presidi sede di Pronto Soccorso il raggiungimento di un determinato volume di accessi e specifici requisiti strutturali per tutelare la sicurezza dei pazienti. La conversione consente all’ospedale di Abbiategrasso di mantenere l’operatività dalle 8 alle 20 per episodi acuti di modesta entità, il sostegno delle funzioni vitali, la mobilizzazione del paziente e quindi il trasferimento verso “nodi” dell’emergenza-urgenza più idonei/attrezzati alla gestione delle emergenza (come ad esempio il Dipartimento di Emergenza e Accettazione - DEA di Magenta o il Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Vigevano, entrambi situati a 10 km di distanza). Nelle ore notturne per le situazioni di malattia è possibile rivolgersi al servizio di continuità assistenziale mentre la risposta all’emergenza-urgenza è assicurata chiamando il numero unico dell’emergenza (NUE) 112.

Presidente Maroni, sono un cittadino italiano che vive con la sua famiglia in un paese vicino a Legnano. La caserma dei Bersaglieri di Legnano, enorme e abbandonata, e un vicino ospedale nelle medesime condizioni non potrebbero essere dei “centri di accoglienza per i senzatetto italiani”? Oggi giorno si parla spesso di centri di accoglienza per migranti, affollati e in situazione di emergenza. Enrico (Legnano)

Gentile Enrico, penso che per gli italiani in difficoltà lo stato dovrebbe procurare una vera casa e non un centro di accoglienza: gli italiani non devono essere identificati e non si devono sentire ospiti nel loro paese. Sul tema poi dei centri d’accoglienza per stranieri, oggi molto di moda, ho già spiegato che che la Libia è il luogo cruciale. Noi sosteniamo da tempo che sia lì il posto dove vanno realizzati dei campi di prima accoglienza sotto la gestione delle Nazioni Unite. Qui deve essere selezionato chi ha diritto alla protezione internazionale e deve essere portato in Europa e chi non ce l’ha e può essere assistito lì. Così si salvano davvero le vite umane, il resto è ipocrisia.

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