CHIEDILO A MARONI / Fatto il nostro dovere. Ora tocca al Governo

Inviate le domande a: chiediloamaroni@ilgiorno.it

Roberto Maroni

Roberto Maroni

Milano, 25 settembre 2016 - BUONGIORNO Presidente Maroni ho parlato con lei a Biassono a un comizio prima che fosse eletto. La base del suo programma: “Le tasse restano in Lombardia”. Cosa si sta facendo ? Massimo G.

CARO MASSIMO, come Lei sa Regione Lombardia è già pronta con il suo referendum di autonomia che mira a consentire ai lombardi di trattenere nella loro Regione le tasse. Ma, come al solito, Renzi e Alfano non ci sentono. Non solo: non rispondono neanche alle lettere che io e il governatore del Veneto Luca Zaia abbiamo inviato nel luglio scorso, chiedendo di fissare in una sola data lo svolgimento dei nostri referendum regionali sull’autonomia e lo svolgimento referendum confermativo di cui all’articolo 138 della Costituzione per l’approvazione della recente Riforma costituzionale, secondo il principio dell’election day. Tra qualche settimana proveremo a tornare alla carica anche con il supporto del governatore della Liguria Giovanni Toti con una grande iniziativa su questo tema delle riforme e delle tasse. Questa del referendum lombardo è una nostra battaglia per avere una Lombardia a statuto speciale, che significherebbe tenerci qui i nostri soldi e risolvere così tanti problemi. Noi lombardi siamo troppo generosi, siamo persino abituati a metterci soldi di tasca nostra. Noi come Regione, i fondi che ci toglie il Governo, come accaduto per esempio nel Trasporto pubblico locale, dove sono stati tagliati 150 milioni alle Province lombarde, ci abbiamo messo 130 milioni di cui 10 necessari per il trasporto degli studenti disabili: era competenza delle Province e potevamo non fare nulla. E non è giusto che la Lombardia sia la regione più penalizzata: la Cgia di Mestre ha calcolato che il residuo fiscale della Lombardia, ovvero la differenza tra quanto i lombardi pagano ogni anno di tasse e quanto ricevono indietro dalla Pubblica amministrazione, è di 54 miliardi l’anno, ovviamente il più alto tra tutte le regioni. Ebbene noi lombardi riceviamo indietro il 68% di quanto paghiamo di tasse, mentre la Sicilia riceve il 120%. Io non pretendo di essere trattato come la Sicilia, ma almeno come l’Emilia, che riceve il 75% di quanto versato, che per noi significherebbe 12 miliardi in più l’anno su un bilancio di 23 miliardi. Considerando che tutti i ticket pagati dai lombardi valgono 500 milioni, con 12 miliardi in più altro che cancellare i ticket, potremmo fare tutto, anche cancellare il ticket alle imprese, che vale 8 miliardi l’anno. Io ho chiesto al Governo di essere trattati almeno come l’Emilia Romagna, è una richiesta che ho fatto prima a Letta e poi a Renzi ed entrambi mi hanno risposto “no”. Ma, se io torno a Roma con il voto favorevole al referendum di 10 milioni di cittadini lombardi, sarebbe tutto diverso.

--------------------------------------------

CARO MARONI ti scrivo perché abbiamo disperato bisogno di lei per fermare la costruzione di un deposito gas dalla portata di 2,200,000,000 di mq con una pressione di 160 bar sotto al nostro paese Cornegliano laudense. Come sicuramente sai esistono leggi che vietano queste cose, vedi la Seveso. A 20 metri dal deposito è situato il paese con scuole, asilo e negozi. Comitato No Gas, Cornegliano Laudense

GENTILISSIMI componenti del Comitato No Gas di Cornegliano Laudense, Regione Lombardia ha dedicato tempo ed attenzione al tema degli stoccaggi gas sotterranei, essendo distribuito sul nostro territorio il 40% circa della capacità di stoccaggio di gas naturale in sotterraneo, con cinque impianti in esercizio ed uno in fase di realizzazione a Cornegliano Laudense. Dopo la pubblicazione nel 2014 delle linee guida del Ministero sul monitoraggio della sismicità in attività quali ad esempio lo stoccaggio gas in sotterraneo, la Giunta Regionale ha fatto di tutto per garantirne la tempestiva applicazione. Di più . Nel 2015 il Consiglio regionale ha votato una mozione all’unanimità che invitava il Ministero ad attivare le strutture tecnico-scientifiche preposte per garantire quanto prima la possibilità di applicazione delle nuove linee guida. Risultato? Il Governo di Matteo Renzi non si è mai fatto sentire e la richiesta di tutta la Lombardia ad oggi non è stata ancora soddisfatta. A quel punto la Giunta Regionale ha recentemente inviato nuovi solleciti al Governo, in data 1 marzo 2016 ed in data 11 luglio, per promuovere un incontro con i ministri interessati e risolvere il problema. La volontà della Giunta Regionale è quella di effettuare una revisione delle concessioni già rilasciate dal Ministero dello Sviluppo Economico, per verificarne la conformità rispetto alle nuove linee guida che trattano il tema della microsismicitài. Regione ha inoltre aggiornato, il 20 giugno 2016, i criteri per l’esercizio delle funzioni amministrative regionali in materia di attività estrattive di idrocarburi liquidi e gassosi. Rimanderemo l’ennesimo sollecito a Renzi. Vediamo se risponderà a voi cittadini lombardi. Inviate le domande a: chiediloamaroni@ilgiorno.it