Elezioni comunali: ecco le sfide più attese in Lombardia / LA MAPPA

Si vota l'11 giugno. Occhi puntati su Lodi, Como e Monza. Alle urne anche Sesto, la "Stalingrado d'Italia"

Elezioni comunali

Elezioni comunali

Milano, 29 marzo 2017 - Centoquaranta Comuni, di cui solo 32 sopra i 15mila abitanti, e tre capoluoghi di provincia, Monza, Como e Lodi. E' la fotografia delle città che andranno al voto in Lombardia l'11 giugno. Sul totale delle amministrazioni in scadenza, 54 sono guidate da giunte e maggioranze di centrosinistra, 25 di centrodestra, 39 da liste civiche; le restanti sono di Comuni di piccole dimensioni (21 delle quali in amministrazione straordinaria perche' frutto di recente fusione e che quindi andranno al voto per la prima volta). Le sfide più importanti sono quelle che si giocheranno nei capoluoghi di provincia al voto: Como, Lodi e Monza. In tutti e tre i Comuni, Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia hanno stretto un accordo e presentano un candidato unitario. I candidati del Pd sono invece appoggiati da una coalizione ampia di centrosinistra, che comprenda anche Sinistra italiana e Rifondazione, solo a Monza.

LODI E IL DOPO UGGETTI - Lodi è da agosto guidata da un commissario dopo la caduta della giunta guidata dal democratico, Simone Uggetti. Il Pd tenta di superare il 'caso' giudiziario e conservare la città del vice segretario Lorenzo Guerini, schierando Carlo Gendarini, 56enne presidente uscente della Camera di commercio. Gendarini e' sostenuto anche da Rifondazione. Sinistra italiana appoggia invece il professore di ingegneria ambientale Stefano Caserini e la lista '110 e Lodi'. Lega, FI e FdI corrono con l'ex segretario cittadino del Carroccio, l'architetto Sara Casanova, 39 anni. In pista anche il civico Luca Scotti, mentre il Movimento 5 stelle punta quantomeno al ballottaggio con il suo candidato Massimiliano Casiraghi (scelto con primarie).

LA SFIDA DI MONZA: SCANAGATTI A CACCIA DEL BIS - Anche a Monza amministrazione di centrosinistra uscente. Il Pd tenta il bis ricandidando Roberto Scanagatti, 62 anni (con una coalizione ampia che comprende anche Rifondazione e Sinistra italiana). Il centrodestra è, invece, diviso: Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia sostengono Dario Allevi (ex presidente della Provincia in quota FI) mentre Alternativa popolare ed 'Energia per l'Italia' di Stefano Parisi appoggiano il medico ed ex consigliere comunale di FI, Pier Franco Maffé. I pentastellati, infine, sono in corsa con Danilo Sidoni, secondo classificato alle 'comunarie' (con 17 voti) dopo la rinuncia di Doride Falduto (che aveva comunque ottenuto solo tre voti in più). 

COMO: LUCINI CI RIPROVA - Como è l'unico capoluogo della Lombardia in cui il Pd ha celebrato le primarie: il vincitore della consultazione del 26 marzo è Maurizio Traglio, 61 anni, ex consigliere di amministrazione di Alitalia, imprenditore di area cattolica (che potrebbe intercettare il gradimento di Alternativa popolare ma il partito di Angelino Alfano non pero' ha ancora sciolto la riserva). Qui la sinistra è divisa: una parte del Movimento 'Progetto per amministrare Como' (Paco), alle scorse amministrative compatto nell'appoggio al sindaco uscente Mario Lucini, sostiene l'ex assessore Bruno Magatti, mentre l'altra parte è schierata, insieme a Sinistra italiana, con 'La prossima Como' di Celeste Grossi. Lega, Forza Italia e FdI sostengono invece il medico e 'padre' del 118 lariano, Mario Landriscina. Il Movimento di Beppe Grillo schiera il designer 36enne Luca Ceruti. In corsa anche l'outsider Alessandro Rapinese, consigliere comunale di opposizione eletto nella lista civica 'Adesso Como'.

SESTO, 'STALINGRADO D'ITALIA' - Oltre ai capoluoghi, non sono molte le realtà degne di nota, ad eccezione di Sesto San Giovanni da sempre amministrata dal centrosinistra. I cinque stelle vorrebbero tentare il 'colpaccio' nella 'roccaforte rossa', soprannominata 'Stalingrado d'Italia', dove puntano quantomeno al ballottaggio con Antonio Foderaro. Qui e' in corsa per la riconferma la democratica Monica Chittò sostenuta da un'ampia coalizione che comprende anche Sinistra italiana e Rifondazione mentre è fallito il tentativo di una lista civica ispirata dall'ex presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati. Il centrodestra è diviso dai centristi: Lega, FI e FdI candidano Roberto Di Stefano, marito della 'pasionaria' azzurra Silvia Sardone; mentre l'avvocato Gianpaolo Caponi è sostenuto da Alternativa popolare e da Parisi.

OCCHI PUNTATI SULL'HINTERLAND - Nel Milanese, i 5 stelle sperano di aggiudicarsi Melzo (in amministrazione straordinaria dopo la caduta della giunta Pd) con Stefano Palilla, e di strappare al centrosinistra Buccinasco con Alberto Schiavone e Abbiategrasso con Barbara De Angeli. Sempre nel Milanese, la Lega punta a conquistare Legnano con Giambattista Fratus (appoggiato anche da Forza Italia e FdI), mentre Alternativa popolare ha un suo candidato, Luciano Guidi. Situazione capovolta a Cernusco sul Naviglio, dove gli ex alleati Lega e Alternativa popolare sostengono, insieme a Fratelli d'Italia, Paola Malcangio (moglie dell'ex sindaco e assessore, Paolo Frigerio) mentre Forza Italia corre da sola con Ivana Raguzzi. Donna anche il candidato 5 stelle, Lorella Villa, mentre il Pd candida Ermanno Zacchetti.