Ballottaggi, Sala: non farne psicodramma, per regionali Gori candidato più forte

Il sindaco torna su risultato delle amministrative: "Non so se i dirigenti del Pd siano andati in giro abbastanza a supportare i candidati"

Giuseppe Sala

Giuseppe Sala

Milano, 27 giugno 2017 - "Non so se i dirigenti del Pd siano andati in giro abbastanza a supportare i candidati. Era un passaggio importante e purtroppo ne usciamo male". Lo ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala a margine di un incontro che si e' svolto a Palazzo di Giustizia per la firma della 'Carta dei diritti delle persone con sclerosi multipla'. Sempre parlando degli esiti delle elezioni amministrative, Sala, pur invitando a "prendere coscienza dei temi", ha aggiunto che "non è il caso di farne uno psicodramma o di rimettere in discussione tutto ma certamente alcune cose non sono andate. L'ultimo anno non abbiamo dato una dimostrazione di unione non so quanto si sia dato il giusto peso a queste elezioni, non so se i dirigenti del Pd siano andati in giro abbastanza a supporare i candidati. Era un passaggio importante e purtroppo ne usciamo male".

E alla domanda se qualcuno si debba dimettere, ha risposto: "No, non dovrebbero farlo anche perché abbiamo una nuova tornata elettorale tra pochi mesi e non mi sembra il caso di ricominciare daccapo. Bisogna però ripartire dalla consapevolezza degli errori fatti". Quanto agli scenari che si aprono per le prossime regionali lombarde, Sala si è espresso a favore della candidatura di Giorgio Gori. "Per la Lombardia penso possa essere una candidatura unitaria. Se Gori si fa avanti suppongo che ne abbia discusso con Martina, l'altro possibile candidato. A questo punto mi viene da dire che Gori è il candidato più forte per vincere contro un candidato come Maroni. Aspettiamo l'ufficializzazione però il apprezzo il fatto che Giorgio abbia preso questa decisione in un momento come questo prendendosi una buona dose di rischio". Infine, non ha voluto esprimersi sugli scenari dell'inchiesta che lo coinvolge in cui e' indagato per turbativa d'asta e falso materiale e ideologico in relazione alla gara per la Piastra di Expo". Alla domanda se si fara' interrogare dai magistrati, ha risposto: "Non parlerò né adesso né piu' avanti di questo per rispetto di tutti e soprattutto di me stesso".