Morte moglie Piccolomo, Milano avoca l’inchiesta

Dopo l’inchiesta sull’omicidio di Lidia Macchi, la studentessa assassinata con 29 coltellate nel gennaio del 1987, la procura generale di Milano avoca dalla procura di Varese anche il fascicolo sulla morte sospetta di Marisa Maldera

La foto di un giovane Piccolomo con la moglie morta in circostanze strane

La foto di un giovane Piccolomo con la moglie morta in circostanze strane

Varese, 1 dicembre 2015 - E due. Dopo l’inchiesta sull’omicidio di Lidia Macchi, la studentessa assassinata con 29 coltellate nel gennaio del 1987, la procura generale di Milano avoca dalla procura di Varese anche il fascicolo sulla morte sospetta di Marisa Maldera, scomparsa nel febbraio 2003 nell’incendio dell’auto su cui viaggiava. In entrambi i casi il sospetto, secondo i magistrati milanesi, è Giuseppe Piccolomo, già condannato all’ergastolo per l’efferato assassinio della tipografa in pensione Carla Molinari, nel novembre del 2009. L’avocazione è stata disposta dall’avvocato generale dello Stato Laura Bertolè Viale, ieri al suo ultimo giorno di lavoro.

L’inchiesta è stata affidata al sostituto pg Carmen Manfredda, che nel luglio 2013 aveva chiesto alla Procura di Varese di riaprire le indagini «per omicidio volontario» a carico di Piccolomo, sulla base di quelle che considerava «analogie evidenti» tra l’omicidio di Carla Molinari e la morte della moglie dell’uomo, Marisa Maldera, dopo aver raccolto le dichiarazioni delle due figlie che avevano «evidenziato il sospetto che la morte della madre non fosse conseguenza di un incidente occasionale». Questo supplemento di indagini si è concluso con la richiesta di archiviazione avanzata dal pm di Varese Luca Petrucci (lo stesso che fece condannare Piccolomo all’ergastolo). Dagli accertamenti condotti, infatti, non sarebbe emerso nulla di nuovo. Il «killer delle mani mozzate», che la procura generale ha indagato anche per l’assassinio di Lidia Macchi, quindi, verrà processato una seconda volta per uno stesso fatto (allora patteggiò una pena di un anno per omicidio colposo)? Non è detto. L’ultima parola sarà del gip di Varese che in udienza preliminare (il 26 gennaio) dovrà valutare l’opposizione all’archiviazione presentata dalle figlie tramite l’avvocato Nicodemo Gentile. Il giudice potrebbe respingere l’istanza: l’ex imbianchino sarebbe così scagionato.