Giovedì 18 Aprile 2024

Pensioni, il piano di Londra: età minima a 75 anni

Con il contributivo sarà sempre più difficile avere pensioni equiparabili a quelle attuali

Il Big Ben a Londra (Olycom)

Il Big Ben a Londra (Olycom)

Londra, 3 marzo 2016 - In pensione a 75 anni. La mossa della Gran Bretagna per colmare il 'vuoto' contributivo sarebbe allo studio del governo guidato da David Cameron. I giornali d'oltremanica, Guardian su tutti, citano alcuni documenti dell'esecutivo in cui viene previsto l'innalzamento dell'età minima pensionabile. Il limite verrà innalzato ai 67 anni a partire dal 2028, ma diversi studi di società di consulenza consigliano fortemente di alzare ulteriormente la soglia. Il sistema contributivo, col passare degli anni, renderà sempre più difficile per i britannici arrivare a pensioni comparabili a quelle attuali.

Nel Regno Unito esiste una legge che impone a ogni legislatura di rivedere le norme pensionistiche. Già oggi si sa che la prossima revisione sarà portata avanti da esperti provenienti dalla Cbi, la Confederation of British Industry, quindi la Confindustria britannica. La tesi del Guardian è che chi inizia a lavorare oggi, debba attendersi di rimanere in ufficio o in fabbrica fino ai 75 anni di età. E attenzione, il quotidiano progressista britannico parla anche di alcune eccezioni. In certi settori si dovrà lavorare fino agli 81 anni, età che diventerà il limite, spostato in avanti, anche per l'elezioni dei parlamentari.