Sul posto sono giunti agenti di polizia
Voghera, 9 agosto 2015 - Messo alle strette dopo il furto, ha pensato di intimidire la sua vittima calandosi pantaloni e mutande. Ma le sue nudità non hanno impressionato la coraggiosa dipendente dell’Asl di Voghera, che prontamente ha lanciato l’allarme chiamando la polizia. Rapina negli uffici iriensi dell’azienda sanitaria locale, ai danni di una lavoratrice che per fortuna è rimasta illesa. L’altro giorno, la donna era uscita dal suo ufficio per una commissione, ma proprio quando si è allontanata dalla scrivania, il 32enne italiano L.V si è introdotto nella stanza e ha subito puntato alla borsetta della dipendente. La donna mentre stava tornando, ha notato l’uomo che con fare sospetto si guardava attorno uscendo dall’ufficio. Lo ha raggiunto e gli ha chiesto chi cercasse e per quale motivo fosse entrato nel suo ufficio. Il 32enne le ha risposto, stando sulla difensiva, che non aveva preso nulla, nonostante la lavoratrice non avesse avanzato accuse. La donna, sempre più insospettita, ha insistito, chiedendo nuovamente all’uomo cosa intendesse fare nella stanza. Lui ha voluto mostrare le tasche dei pantaloni vuote, estraendo e mostrando la parte interna, ma facendo così ha lasciato cadere a terra banconote per un totale di quindici euro, quanto cioè aveva rubato precedentemente dalla borsetta.
A quel punto il raptus. Non sapendo cosa fare, vedendosi scoperto dalla donna sempre più sospettosa, il 32enne ha reagito calandosi prima i pantaloni, poi le mutande, mostrando le parti intime alla dipendente dell’Asl. La donna con freddezza, senza lasciarsi spaventare dalla reazione particolare del ladro, ha affermato di voler chiamare la polizia, lui a quel punto l’ha spinta violentemente a terra ed è corso via, allontanandosi. Sul posto è sopraggiunta una volante del commissariato. Grazie alla descrizione della vittima gli agenti sono riusciti a risalire all’identità del malvivente. Il 32enne, che abita a Voghera ed è già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato sia per rapina che per atti osceni in luogo pubblico.