Giovedì 25 Aprile 2024

Ragazza violentata nell'androne di casa. Lo stupratore aveva l'accento dell'Est

La studentessa aveva gli occhi coperti dalla sua stessa sciarpa e non ha potuto vedere il volto del bruto. Si esaminano i filmati delle telecamere del quartiere di Stefano Zanette

Violenza sulle donne

Violenza sulle donne

Pavia, 13 novembre 2014 - Le indagini sono in corso. Ma dalla Questura e dalla Procura non trapelano indiscrezioni che facciano intravedere una rapida soluzione del caso. Non sarebbero infatti molti gli elementi sui quali gli inquirenti stanno lavorando per cercare di dare un volto e un nome all’uomo che all’alba di giovedì ha violentato una studentessa 20enne nell’androne del palazzo dove abita in via Cossa. La vittima non ha infatti visto in faccia il suo aggressore: l’uomo le ha coperto gli occhi, per non farsi vedere, e la bocca, per non farla urlare, con la sciarpa che la stessa ragazza aveva al collo.

Ha solo sentito la sua voce, con accento straniero, forse dell’Est Europa. Nessuno nel palazzo s’è accorto di nulla, né in strada c’erano passanti a quell’ora di notte (le 5.30 circa) che possano aver visto lo stupratore in fuga. Anche le immagini delle telecamere presenti nella zona, subito acquisite e visionate dalla squadra Mobile, non avrebbero fornito molti elementi per un identikit dell’aggressore.

I tecnici della Scientifica starebbero lavorando ad alcuni fotogrammi che potrebbero aver inquadrato il reponsabile, ma le immagini sarebbero buie e poco nitide per distinguerne il volto. Ma gli inquirenti assicurano il massimo impegno per assicurare alla giustizia il responsabile di un episodio che in città non ha precedenti per gravità. Fino a non troppi anni fa, quando di Pavia si poteva dire che era ancora una cittadina tranquilla, veniva proprio usato l’esempio che una studentessa universitaria poteva anche tornare a casa da sola in piena notte senza avere paura.

Purtroppo già da qualche anno non è più così. Un paio d’anni fa, un’altra studentessa universitaria era stata aggredita in centro, a Porta Calcinara, ma in quel caso la violenza era stata solo tentata e l’aggressore individuato in breve tempo (poi condannato a 2 anni). Più di recente, altre studentesse erano state avvicinate da malintenzionati (ma le violenze erano sempre rimaste solo tentate): una ragazza straniera dell’Erasmus fuori dal collegio Santa Caterina, di notte, e un’altra, di pomeriggio, mentre faceva jogging sulla pista ciclabile a Pavia Ovest vicino ai collegi Nuovo e Volta.