Litiga col fratellastro ubriaco e lo uccide a martellate in testa

La tragedia in una casa a Samperone, frazione di Certosa di Pavia. Il presunto assassino ha nascosto il corpo del fratello in un garage per 24 ore

Il box dove è rimasto il corpo della vittima

Il box dove è rimasto il corpo della vittima

Certosa di Pavia, 1 luglio 2015 - Sostiene che il fratellastro lo stesse minacciando con un coltello. E lui lo ha colpito, con quasi una decina di martellate alla testa. Lasciando poi il corpo nel garage per quasi 24 ore. Ugo Gaigher, 47 anni, è accusato di omicidio volontario, posto in stato di fermo dai carabinieri e portato in carcere. Luigi Venuto, 40 anni, è stato trovato ormai privo di vita, nel garage della casa a Samperone, frazione di Certosa di Pavia.

La lite risale a domenica sera, ma la tragedia è stata scoperta solo nel tardo pomeriggio di lunedì, quando sono rientrati a casa i genitori, pensionati. Sono stati loro a chiamare i carabinieri. I militari del Comando provinciale di Pavia, comandato dal colonnello Fabio Cairo, hanno ricostruito l’accaduto e fermato l’indiziato di delitto, interrogato fino alle 2 di notte alla presenza del magistrato titolare dell’inchiesta, il sostituto procuratore Roberto Valli, e dell’avvocato difensore. La lite sarebbe iniziata alla sagra in un paese vicino, dove Luigi Venuto (un passato costellato da tossicodipendenza e alcolismo, con anche qualche precedente di comportamento violento) era stato raggiunto dal fratellastro maggiore (incensurato), chiamato pare proprio per riportarsi a casa il 40enne che sembra avesse esagerato con l’alcol. Ma il tentativo è fallito e Ugo Gaigher è riuscito a tornare a casa solo con il cane, con il quale il fratellastro era andato alla sagra. Solo successivamente Luigi Venuto è tornato a casa a Samperone, dove è scoppiata la lite con il fratellastro.

In base alle dichiarazioni di Gaigher, sarebbe stato minacciato con un coltello e si sarebbe quindi rifugiato in garage, dove avrebbe impugnato una mazzetta da muratore (del peso di un chilo) per difendersi. Lo avrebbe però colpito con almeno 8-10 martellate e poi ha chiuso il cadavere in garage per quasi 24 ore, aspettando il rientro a casa dei genitori, che erano via per il week-end e sono tornati nel tardo pomeriggio di lunedì. Al termine dell’interrogatorio, in stato di fermo, è stato portato in carcere a Torre del Gallo, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Al momento pare improbabile l’eventuale modifica del capo d’imputazione in eccesso di legittima difesa, che invece potrebbe essere solo valutata come attenuante di un omicidio comunque doloso. I carabinieri hanno repertato e posto sotto sequestro sia la mazzetta da muratore usata per l’omicidio che il coltello con il quale la vittima avrebbe inizialmente minacciato l’omicida, sui quali verranno effettuati accertamenti scientifici. Sul corpo del 40enne ucciso è stata disposta l’autopsia.