Mercoledì 24 Aprile 2024

L'incubo dei pendolari di Mortara: quei 33 minuti di ritardo medio

Fino a 270 minuti accumulati da dieci convogli da e verso Vercelli e Alessandria di Umberto Zanichelli

Sono decine le persone vittime dei disagi ferroviari (Studiosally)

Sono decine le persone vittime dei disagi ferroviari (Studiosally)

Mortara (Pavia), 25 novembre 2014 

Un nuovo inizio settimana da dimenticare. Mentre i dati relativi alla Milano-Mortara, di gran lunga la tratta ferroviaria più utilizzata in Lomellina, dopo anni d’inferno, da parecchi mesi stanno costantemente migliorando, a sprofondare sono quelli inerenti ad altre due direttrici particolarmente utilizzate da pendolari e studenti. E proprio sulla Vercelli-Mortara-Pavia e sulla Alessandria-Torreberetti-Pavia ieri mattina si sono registrati i disagi più gravi. Sulla prima infatti i dieci convogli previsti nel primo mattino (poi non ce ne sono altri sino a mezzogiorno) hanno accumulato un ritardo complessivo di 270 minuti, con una media di 27 minuti a treno. Sulla tratta si è registrata anche la soppressione di un treno. Ancora peggio è andata sulla Alessandria-Torreberetti-Pavia, dove il ritardo medio è stato di 33 minuti e quello complessivo dei sei treni in circolazione di 197 minuti.

«Sulla Vercelli-Mortara-Pavia – spiega Armando Accardo, che è il portavoce del Coordinamento provinciale dei pendolari pavesi ma anche il referente proprio di questa tratta – la situazione ha toccato picchi davvero assurdi. Il treno 4655 è arrivato a destinazione con addirittura 72 minuti di ritardo, il 4654 con un’ora esatta. Il treno 10314 è stato invece addirittura soppresso e soltanto uno dei treni in circolazione è arrivato a destinazione all’orario previsto. Una situazione simile, 200 minuti di ritardo medio a tratta e due treni soppressi, è una condizione di disagio che chi viaggia per studio e per lavoro non può e non deve essere costretto a sopportare».

«Le cause di questi problemi – continua ancora Accardo – sono essenzialmente legate al cattivo funzionamento degli impianti della zona Cava-Carbonara e a quello di svariati passaggi a livello, soprattutto nelle zone di campagna, che costringono i treni a muoversi a passo d’uomo. Ovviamente – conclude il portavoce del Coordinamento dei pendolari » abbiamo provveduto a segnalare l’accaduto a Trenord, nella speranza che, come promesso, si intervenga per sanare questi problemi e consentire a chi sceglie di muoversi in treno di non andare incontro ogni giorno ad una vera e proprio avventura». Dopo i considerevoli disagi della prima mattinata la situazione si è andata normalizzando nel corso della giornata.