Costretti a pagare per esibirsi in strada, e ora si pensa alla tassa sulle offerte

Pavia, polemiche su un regolamento che deve andare in consiglio

Un gruppo  che sta preparando la sua esibizione  in via XX settembre

Un gruppo che sta preparando la sua esibizione in via XX settembre

Pavia, 26 giugno 2015 - Se l'Amministrazione comunale propone di far pagare la tassa di occupazione suolo pubblico agli artisti di strada, l’opposizione rilancia e parla di un albo con regole certe e chiare. Si è tornati a parlare di artisti di strada nelle commissioni commercio e cultura e non sono mancate le polemiche. «Un regolamento è efficace se ci sono i controlli da parte della Polizia Locale – ha sottolineato il capogruppo di Forza Italia, Antonio Bobbio Pallavicini –. Nei confronti degli artisti di strada chi verificherà? E perché non far pagare loro le tasse sulle offerte raccolte? Sarebbe corretto lo facessero perché i bar che propongono musica sono costretti a farlo». Secondo Bobbio Pallavicini, infatti, il Mezzabarba sta cercando in qualche modo di privilegiare queste forme artistiche alle attività commerciali. «I bar che fanno musica devono chiedere permessi e subiscono diversi controlli da parte della Polizia Locale – ha aggiunto il capogruppo d’opposizione –. Alcuni, come ad esempio il bar Minerva, hanno anche avuto dei problemi, perché agli artisti di strada tutto deve essere permesso? Se dovessero superare i decibel consentiti, chi verificherebbe? La Polizia Locale non possiede un fonometro».

Di fronte a tutti questi interrogativi, l’opposizione in consiglio comunale non pensa che il regolamento proposto dalle consigliere Pd Silvia Chierico e Claudia Bianchi, possa agevolare il commercio in forte crisi. «Con Notti acustiche è già stata delocalizzata la musica portata in giro per la città – ha proseguito il consigliere comunale –. Con queste norme si aggiungono altre forme di privilegio verso le quali daremo battaglia in consiglio». Da parte sua il regolamento, oltre a prevedere il pagamento di una tassa che di circa 50 euro ed esibizioni che d’estate non potranno andare oltre le 23 e le 21 d’inverno, fissa dei luoghi (ospedali, scuole e isitituti bancari) in cui non sarà possibile esibirsi. Inoltre, questi artisti non potranno utilizzare animali, esporre e vendere quadri oppure esercitare il commercio ambulante. Una particolare attenzione è anche garantita ai sagrati delle chiese o alle zone di pregio in cui i madonnari non potranno utilizzare colori dannosi. «Ma questa era una priorità amministrativa per Pavia? – si è domandato Bobbio Pallavicini – Non ci si poteva occupare ad esempio di sicurezza? La Giunta si lascia guidare da Giuseppe Polizzi (M5S) per quanto riguarda i temi etici e da due consigliere del Pd per argomenti più vicini all’idea che hanno di città di sinistra».

manuela.marziani@ilgiorno.net