Svolta nello stupro di via Cossa: fermato un egiziano, era già in carcere

Il 30enne è stato incastrato dal Dna, dalle immagini delle videocamere di sorveglianza e dalle celle telefoniche. All'alba dell'11 dicembre aveva rapinato e violentato a Pavia una studentessa 20enne

Via Cossa a Pavia

Via Cossa a Pavia

Pavia, 31 marzo 2015 - E' in carcere lo stupratore di via Cossa. I poliziotti della squadra Mobile, guidata da Francesco Garcea, hanno sottoposto a provvedimento di fermo l'uomo che, in base alle risultanze delle indagini, hanno individuato come il responsabile della violenza sessuale avvenuta all'alba dell'11 dicembre dello scorso anno ai danni di una studentessa 20enne.

Era stata aggredita alle spalle mentre rientrava a casa dopo una serata in discoteca, ma quella che inizialmente era stata una rapina s'era poi tramutata in uno stupro, consumato nell'androne del palazzo di via Cossa, in pieno centro storico, vicino a piazza Duomo. Il presunto responsabile è un egiziano, Mahamoud Nadi Hussein Mahdi, 30enne senza fissa dimora. Era già in carcere dal 6 febbraio, quando era stato fermato per un'altra rapina notturna ai danni di una donna di 44 anni, messa a segno nella notte del 4 febbraio, in via Langosco (zona Porta Garibaldi).

Il Dna rinvenuto sulla vittima della violenza sessuale corrisponderebbe a quello del 30enne egiziano e le celle telefoniche alle quali è risultato agganciato il suo cellulare la notte dell'11 dicembre confermerebbero la sua presenza nella zona.