Capannoni del sindaco Spiaggi pieni di rame "sospetto". Un dipendente: "L'ho aiutato io a trasportarlo"

Spessa, Consiglio straordinario per l’inchiesta sul primo cittadino Giuliano Spiaggi, accusato di ricettazione

DIFESA Giuliano Spiaggi, 58 anni, ritiene false le accuse

DIFESA Giuliano Spiaggi, 58 anni, ritiene false le accuse

Spessa Po, 25 aprile 2015 - A Spessa, la cittadinanza si è riunita giovedì sera per avere chiarimenti sull’inchiesta che riguarda il sindaco Giuliano Spiaggi. Un Consiglio comunale straordinario, organizzato dal primo cittadino per spiegare il suo punto di vista riguardo alle accuse mosse in relazione a una presunta attività illecita di stoccaggio di materiale ferroso e rame. Il sindaco ha ricevuto un avviso di garanzia ed è indagato dalla Procura di Pavia per ricettazione e gestione illecita di rifiuti, non si sbilancia: «Non voglio rilasciare dichiarazioni finché le indagini non saranno chiuse» e aggiunge, riguardo alle accuse, che «non corrispondono alla realtà».

Intanto proseguono le indagini della Forestale, il sequestro del capannone di proprietà del sindaco e di suo fratello, che però non risulta indagato, è stato convalidato. Le autorità hanno sentito come persone informate dei fatti anche alcuni dipendenti comunali, uno dei quali ha raccontato di aver aiutato il primo cittadino a trasportare il materiale custodito nel magazzino, di cui però non conosceva la provenienza. Nel corso dell’incontro pubblico di giovedì sera, il sindaco ha spiegato di attendere serenamente lo sviluppo delle indagini, «spiegando che erano state dette falsità e aggiungendo che chi lo conosce non ha bisogno di sue giustificazioni – racconta il capogruppo di minoranza Gianfranco Marzi –. Come opposizione, siamo molto delusi dell’esito di questo consiglio straordinario, durante il quale non è emerso nulla di nuovo, se non la rilettura pubblica dell’interpellanza da noi presentata l’anno scorso, usata stavolta per insinuare che gli eventi riportati dai giornali siano frutto di un nostro lavoro oscuro, per screditare la figura del sindaco al fine di indurlo a dimettersi». L’interpellanza era stata presentata a settembre per avere spiegazioni sull’attività di stoccaggio materiale ferroso: «Ci dispiace constatare che il sindaco si senta perseguitato, ma la minoranza ha il diritto di avere chiarimenti e svolge il suo lavoro nell’interesse di tutti», aggiunge Marzi.

Nel corso dell’incontro, il consigliere di minoranza Giuseppe Cavallotti ha sottolineato che la risposta avuta «non era esauriente in virtù delle annesse dichiarazioni verbali fatte a suo tempo, nelle quali il sindaco definiva l’attività di recupero materiale ferroso come un aiuto sociale», spiega la minoranza, riferendosi alla mancanza di documentazione riscontrata dagli inquirenti.