La spesa in un messaggio: così i commercianti svendono a poco prezzo gli avanzi di giornata

Basta avere un telefonino e una connessione ad internet per conoscere le offerte di prodotti in scadenza disponibili nei negozi più vicini

IL LANCIO La presentazione a Palazzo Mezzabarba con da sinistra Cristina Bruzzo, Angela Gregorini e Francesco Ardito

IL LANCIO La presentazione a Palazzo Mezzabarba con da sinistra Cristina Bruzzo, Angela Gregorini e Francesco Ardito

Pavia, 4 marzo 2015 - La lotta allo spreco alimentare passa da uno smartphone. Basta avere un telefonino e una connessione ad internet, infatti, per conoscere le offerte di prodotti in scadenza disponibili nei negozi più vicini. L’idea è venuta a un torinese, Francesco Ardito che una sera in un elegante caffè del capoluogo piemontese ha visto esposti dietro al vetro del bancone 15 cornetti. «Ho chiesto al commerciante che cosa ne avrebbe fatto – racconta Ardito – e mi ha risposto che avrebbe tenuto una brioche per la sua colazione del giorno dopo e le restanti le avrebbe buttate». Da lì, come accadeva ad Archimede è arrivata l’illuminazione: creare un sito internet che veicoli tutte queste informazioni in modo da consentire ai commercianti di smaltire le eccedenze della giornata e ai consumatori di risparmiare sulla spesa.

E’ nato così il sito www.lastminutesottocasa.it che, partito ad aprile con mille iscritti, a fine anno era già a quota 9mila solo a Torino. Ma ora si sta allargando a macchia d’olio tanto che l’iniziativa è arrivata anche a Pavia, dove è stata presentata ieri in sala consiglio. Due le sezioni del sito, una riservata ai commercianti e una agli acquirenti. Chi si iscrive deve indicare a quali alimenti è potenzialmente interessato e la zona in cui si trova in modo da evitare di dover attraversare la città per approfittare di uno sconto minimo. A fine giornata, quando i commercianti si trovano a fare i conti con tranci di pizza avanzati, mozzarelle in scadenza o zucchine che non sarebbero più commestibili il giorno dopo, possono mandare un messaggio con la propria offerta per smaltire il magazzino. Chi primo arriva meglio alloggia.

«Il servizio è gratuito per i commercianti e gli acquirenti, quindi perché non iscriversi? – prosegue Ardito – A breve poi aggiungeremo altre applicazioni e, se non tutti i commercianti dispongono di un collegamento internet in negozio, faremo noi da “ponte“ con la potenziale clientela». In pochi mesi dalla sua nascita LastMinuteSottoCasa ha recuperato una tonnellata di cibo.

«Potranno iscriversi i commercianti dei negozi di vicinato e gli ambulanti – continua l’assessore alle Attività produttive, Angela Gregorini –, non la grande distribuzione che appartiene ad un altro circuito e consegna le eccedenze alle mense dei poveri. Questo servizio, però, non dovrà essere utilizzato dai commercianti che intendono pubblicizzare i loro prodotti o le offerte che hanno. Ha uno spirito diverso». Secondo i volontari della Caritas, con il 25% del cibo finito nella spazzatura si potrebbero sfamare le popolazioni che hanno carenze alimentari. Spendendo un po’ meno sulla spesa forse noi avremmo i soldi per effettuare altri acquisti.

manuela.marziani@il giorno.net