Trova i ladri nel suo bar e spara: rimedia due denunce

Borgo Priolo, cacciatore nei guai per aver tentato di difendersi

Chiara Contardi, titolare del locale di Rivazza(Torres)

Chiara Contardi, titolare del locale di Rivazza(Torres)

Borgo Priolo, 14 febbraio 2016 - «Quando gli sono state sequestrate le armi, papà si è messo a piangere». Chiara Contardi, titolare del bar tabaccheria Locanda del passeggero alla frazione Rivazza di Borgo Priolo, era presente la notte in cui suo padre Luigi, 64 anni, ha sparato in aria con il fucile per mettere in fuga i ladri. In seguito all’episodio, l’uomo, titolare di una licenza venatoria, è stato denunciato per esplosioni pericolose e per aver usato il fucile di notte, pratica vietata dalla legge. I malviventi per tre volte di fila avevano messo a segno colpi nel locale gestito da padre e figlia, raccogliendo in tutto un bottino di circa 8mila euro. «Il 26 gennaio si è verificato il primo episodio, i ladri ci hanno portato via i videopoker e la macchinetta cambiamonete, che poi hanno abbandonato lungo le rive del torrente Schizzola, qui vicino – ha raccontato la donna –. Il 1 febbraio il secondo furto, anche in questo caso sono state prese di mira le slot. Da quel momento abbiamo sempre svuotato puntualmente le macchinette alla fine della giornata di lavoro, per non lasciare denaro».

Ma all'alba di martedì 9 febbraio i malviventi hanno colpito di nuovo. «Sbadatamente la sera prima avevo lasciato inserito il cassetto con le monete della macchinetta. I banditi hanno usato picconi e un’ascia per rompere un vetro ed entrare nel bar», ha raccontato la titolare. L’allarme è subito scattato e i titolari sono stati avvertiti: «Ci siamo precipitati sul posto sia io che mio padre. I malviventi erano in cinque, con i volti coperti e i guanti. Papà a quel punto ha sparato in aria per intimidirli, loro sono fuggiti con circa 300 euro», ha raccontato la donna. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine: «I carabinieri hanno denunciato mio padre e hanno sequestrato tutte le sue armi. Alcuni fucili sono ricordi di famiglia e sto pensando di fare il porto d’armi solo per riaverli, appartenevano a nonni e bisnonni. Intanto ci siamo rivolti a un avvocato», ha spiegato Contardi. Ma i ladri non si sono fermati: «Dopo questo terzo furto, i ladri hanno pensato nuovamente di entrare, hanno tagliato la recinzione. Ho segnalato l’accaduto ai carabinieri – ha sottolineato Contardi –. La caccia è l’unica passione di papà, pratica senza mai un problema da quando era ragazzino. Ha sparato perché se fosse entrato avrebbe rischiato di prendersi una picconata. Così ha subito oltre al danno la beffa». In settimana i ladri hanno visitato anche un salumificio, da cui hanno portato via cento salami, è un altro bar in centro, ma sono stati cacciati dalla titolare.