Asm, la Vinci rassegna le dimissioni. Il sindaco le chiede un dietrofront

Pavia, la vicepresidente: "Qui non si può garantire la legalità"

I mezzi di Asm impegnati nella pulizia delle strade (Torres)

I mezzi di Asm impegnati nella pulizia delle strade (Torres)

Pavia, 26 giugno 2016 - Prima era toccato a Duccio Bianchi, ora alla sua vice Silvia Vinci. Non c’è proprio pace per il Cda di Asm. Ad un mese esatto dalle dimissioni del presidente, poi rientrate, ora è l’avvocata di 43 anni a comunicare la propria intenzione di lasciare l’incarico assunto da un anno e mezzo. Vinci lo ha fatto mercoledì scorso attraverso una mail inviata per posta certificata. La motivazione addotta per il suo addio è che "mancano nel Cda le competenze per presidiare la legalità in azienda". Su questo aspetto secondo il legale "sindaco e presidente non hanno fatto chiarezza, mentre è necessaria una figura di controllo della legalità". Sullo sfondo della questione, infatti, ci sarebbe l’ammanco milionario scoperto nelle casse di via Donegani e i provvedimenti da assumere per evitare che un simile scandalo possa verificarsi di nuovo, dando un segnale forte all’esterno. Ma le opinioni all’interno del consiglio di amministrazione sono differenti. E lo erano anche un mese fa, quando Bianchi aveva deciso di lasciare facendosi poi convincere dal sindaco a tornare sui suoi passi. Adesso Massimo Depaoli che ha scelto quel Cda per le competenze di ogni suo componente, vorrebbe che anche Silvia Vinci ci ripensasse. Proprio in queste ore sono in corso trattative serrate per invitare la vice presidente al ‘remain’, ma non ha ancora ritirato le proprie dimissioni.

Contattata l’avvocata in questo momento preferisce non rilasciare dichiarazioni. Deve essere votato il bilancio e i conti sono positivi. La relazione trimestrale di Asm Pavia (al 31.03.2016), trasmessa al collegio sindacale per il parere prima della formale trasmissione al Comune, evidenzia il permanere di una tendenza positiva, in linea con il bilancio previsionale. "Si tratta dei primi dati dopo la sostanziale dismissione del ramo attività di gestione calore che costituiva tradizionalmente una delle aree di maggiore marginalità (cioè con più utili, talora forse anche più del dovuto) – ha spiegato il presidente Duccio Bianchi –. Al 31 marzo i ricavi sono stati pari a 7.914.267 euro (in decremento per effetto del progressivo passaggio di attività a Pavia Acque) mentre i costi sono stati pari a 7.685.295 euro, anche questi in forte riduzione. In particolare, vi è una marcata riduzione dei costi per materie prime e una apprezzabile riduzione dei costi per l’acquisto di servizi oltre che per il personale. Il margine operativo della gestione caratteristica dei primi tre mesi è pari a + 228.971 euro, superiore alle previsioni della relazione previsionale 2016-2018". Nei prossimi mesi sono attesi anche gli effetti del riassorbimento del personale di Asm Lavori, che non dovrebbero comunque determinare oneri aggiuntivi essendo coperti da minori costi di esternalizzazione di servizi o di acquisizione di personale. Dopo gli oneri finanziari, l’utile prima delle imposte nel primo trimestre è pari a 171.348 euro. "I risultati mi sembrano molto positivi e confermano il recupero di efficienza e produttività della società" ha commentato Bianchi.