Martedì 23 Aprile 2024

Arancia meccanica fuori dal locale: due giovanissimi ai domiciliari

Pestarono a sangue un 22enne davanti alla discoteca Nirvana di Stefano Zanette

Polizia davanti alla discoteca del pestaggio (Torres)

Polizia davanti alla discoteca del pestaggio (Torres)

Pavia, 1 febbraio 2015 - Agli arresti domiciliari per il pestaggio fuori dalla discoteca. Ieri mattina hanno ricevuto la visita a casa dei poliziotti della squadra Mobile di Pavia, che hanno notificato le ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari ai due giovani individuati come responsabili. Diego Cappiello, 23 anni, e Zouhair Habchi, 21enne marocchino, entrambi residenti a Vigevano, sono accusati delle ipotesi di reato di lesioni personali aggravate. Solo il ragazzo italiano è accusato anche di violenza e oltraggio a pubblico ufficiale. I fatti risalgono alla notte del 4 dicembre.

Erano le 4.30 quando 118 e polizia erano stati chiamati in viale Partigiani, per una rissa avvenuta fuori dalla discoteca Nirvana, tra il parcheggio e l’incrocio al quale si posiziona sempre di notte il camioncino del venditore di panini. Quando sul posto erano arrivati i soccorsi, avevano trovato a terra agonizzante un ragazzo di 22 anni, residente a Pavia, portato al pronto soccorso del Policlinico San Matteo di Pavia e giudicato guaribile con prognosi di 30 giorni. S’era preso una testata al volto (nella ricostruzione sarebbe stato inizialmente colpito dal 21enne marocchino) e poi una serie di manganellate (l’amico del marocchino, il vigevanese 23enne, era arrivato con un manganello telescopico).

Contrariamente a quanto avviene di solito in questi casi, in cui spesso nessuno vede e nota nulla di utile per chi deve indagare, in quella circostanza gli amici della vittima avevano saputo fornire alla polizia modello e targa dell’auto sulla quale s’era allontanato il 23enne vigevanese, che poi è peraltro ritornato sul posto ed è quindi stato riconosciuto e indicato ai poliziotti. E quando gli agenti lo avevano sottoposto al controllo, aveva avuto una reazione violenta, tanto che era stato portato in questura e arrestato appunto per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale (subito scarcerato anche se l’arresto era stato convalidato). Successivamente le indagini della squadra Mobile, comandata da Francesco Garcea, avevano identificato anche il secondo ragazzo coinvolto, il marocchino che s’era allontanato dal luogo del pestaggio. Ricostruito dunque l’accaduto, gli investigatori della Mobile hanno fornito alla Procura gli elementi per chiedere le ordinanze di custodia cautelare, che sono state emesse ora dal Gip e notificate ieri mattina.

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