Mamma e papà regalano un macchinario al Policlinico di Pavia: "Per il reparto che ha salvato Luigi"

Storia di generosità e gratitudine nelle corsie del Rianimazione2 del San Matteo. Il nuovo encefalografo è costato 12mila euro e servirà soprattutto ai pazienti pediatrici

La famiglia Cuneo

La famiglia Cuneo

Pavia, 28 maggio 2015 - Dalla sofferenza alla solidarietà, attraverso una gratitudine che diventa reciproca. Vale circa 12mila euro la nuova apparecchiatura arrivata al reparto di Rianimazione2 del Policlinico San Matteo, grazie alla raccolta fondi organizzata da una famiglia di Torricella Verzate, con un figlio oggi 21enne, in cura da quando aveva solo 3 anni e mezzo, per una grave malattia neurodegenerativa. La mamma Maria Teresa Nascimbene e il padre Franco Cuneo, genitori di Luigi (in reparto da sempre conosciuto come Gigi) hanno sensibilizzato amici e conoscenti, imprenditori e semplici cittadini, per l’acquisto di un elettroencefalografo da utilizzare in terapia intensiva per i pazienti con gravi crisi epilettiche. La nuova apparecchiatura sarà utilizzata per la prima volta da oggi, per un bambino di 7 mesi ricoverato da due giorni.

"Questa apparecchiatura è una manna – spiega il dottor Mirko Belliato, responsabile clinico della Rianimazione2 – perché consente il monitoraggio 24 ore su 24 delle funzioni cerebrali e quindi garantisce un intervento immediato nel caso di epilessia grave. In questo modo è possibile interrompere la crisi fin dall’inizio, inviando i dati a distanza in tempo reale al neurologo, che può intervenire tempestivamente e disporre la terapia più adeguata. Finora per avere questo tipo di apparecchiatura la dovevamo chiedere alla Neurologia, in base alle loro disponibilità".

"La donazione vuole essere il nostro grazie – dice la madre di Luigi – perché tutti in reparto se lo meritano davvero, dal primario Giorgio Iotti al dottor Belliato e a tutti i medici e infermieri. Se il nostro Luigi ha compiuto 21 anni è solo grazie alle loro capacità, professionali e anche umane. Vivendo in reparto per lunghi periodi, ci siamo resi conto di quanto siano tutti straordinari. E abbiamo voluto fare in modo che avessero quest’apparecchiatura all’avanguardia, che ci hanno detto avere solo nei centri specializzati di neurorianimazione, per poter essere ancora più efficaci". E la gratitudine della famiglia che ha promosso la donazione, non può non suscitare altrettanta riconoscenza da parte dei medici del reparto. Ma anche di tutti i pazienti, in particolare in età pediatrica, che da oggi potranno essere curati con ancor più efficacia alla Rianimazione2 del Policlinico San Matteo.