"No a via Milazzo senso unico", i residenti protestano in strada

Pavia, per il comitato la nuova viabilità comporta rischi sull’argine di STEFANO ZANETTE

MANIFESTAZIONE I residenti con gli striscioni sulla riva del Ticino (Torres)

MANIFESTAZIONE I residenti con gli striscioni sulla riva del Ticino (Torres)

Pavia, 30 maggio 2016 - Lo striscione con la scritta «No al senso unico, sì al buon senso» è lo stesso con il quale avevano sfilato giusto 11 mesi fa, alla vigilia della «sperimentazione» con la quale il Comune ha istituito, dal 29 giugno dello scorso anno, il senso unico in via Milazzo. Lo scorso luglio avevano poi «invaso» il Consiglio comunale, senza ottenere nessuna risposta alle loro proteste. Marcella e Simone Magnino, a capo del «Comitato cittadino spontaneo di via Milazzo e via Trinchera», sono tornati a sfilare ieri pomeriggio. «A distanza di un anno – dicono – non è cambiato nulla: quindi abbiamo deciso di manifestare nuovamente, camminando lungo le nostre vie, in modo che arrivi tutta la forza del nostro scontento».

La marcia di protesta, complice anche l’incertezza del meteo, tra uno scroscio d’acqua e l’altro, ha visto la partecipazione di circa una trentina di residenti. Ma, al di là dei presenti, la sensazione che il senso unico non sia la soluzione ideale al problema viabilistico del «Burg à bass» è diffusa tra i residenti. Così come la consapevolezza che il Comune non intenda fare alcuna «marcia indietro» sul provvedimento, sempre difeso dall’assessore alla Mobilità, Davide Lazzari: «Sono opinioni legittime di dissenso – replica Lazzari alle proteste –, ma l’amministrazione deve poi fare delle scelte. In via Milazzo c’era una criticità evidente, che in qualche modo andava risolta, perché è troppo stretta per il transito a doppio senso, con i pericoli di auto che regolarmente salivano sul marciapiede, sul quale si affacciano direttamente le porte delle abitazioni». Il pericolo invece sottolineato dal Comitato di residenti è la strada dell’Argine che si deve percorrere per arrivare, attraverso via Trinchera, in via Milazzo. «Non vogliamo morire sull’Argine» è l’altro striscione portato in corteo dai manifestanti.

«Quest'inverno è andata bene - commenta una residente in corteo – perché non c’è stata neve e c’è stato anche poco ghiaccio. Ma quella salita è pericolosa e la strada dell’Argine è troppo stretta, senza protezioni». Nel frattempo però la sperimentazione del senso unico prosegue. Annunciata fino allo scorso ottobre, poi prorogata su un tempo più lungo, almeno fino all’estate, sembra destinata a trasformarsi in definitiva. «Vogliamo tenere alta l’attenzione sul problema – dicono i coniugi Magnino per il Comitato – anche se abbiamo compreso che questa amministrazione non revocherà la decisione presa, anche se a noi cittadini non dice niente, non dice nemmeno come è finita la sperimentazione. Ci trattano come se fossimo pecoroni ignoranti a cui si possono raccontare le cose più varie, come i famosi 1.500 passaggi da via Milazzo che si sarebbero avuti di sabato e domenica. Comportamento vergognoso e assolutamente disprezzante verso noi cittadini vessati».

di STEFANO ZANETTE

stefano.zanette@ilgiorno.net