Migranti, Ciocca presenta un'interrogazione in Commissione europea

L'eurodeputato pavese: "I continui sbarchi che investono le nostre coste sono ormai da anni una ferita per l'Italia"

L'europarlamentare pavese della Lega Nord Angelo Ciocca

Il consigliere regionale Angelo Ciocca

Pavia, 3 ottobre 2016 - "In che modo si intende affrontare il problema dei ricollocamenti in cui l'Italia si trova completamente sola e cosa fa, nella pratica, la Commissione Europea per coloro che sono a tutti gli effetti immigrati irregolari?". L'eurodeputato pavese Angelo Ciocca (Lega Nord), ha presentato un'interrogazione alla Commissione europea sull'emergenza migranti. "Il 14 settembre 2014 - ricorda Ciocca - i ministri europei dell'Interno avevano dato il via libera al piano per il ricollocamento dei migranti; per adempiere agli obblighi previsti da tale piano, si prevedeva il ricollocamento di circa 5680 al mese (120 mila in totale) ma, ad un anno di distanza, la relazione della Commissione ci informa che i ricollocamenti sono stati solo 5651 in totale". 
 
Un'emergenza che in Italia tocca diretamente tutti i territori, compresa la provincia di Pavia. "E' sotto gli occhi di tutti - ribadisce Ciocca - la situazione emergenziale che sta affrontando il nostro Paese. I continui sbarchi che investono le nostre coste sono ormai da anni una ferita per l'Italia che, da sola, deve far fronte ad una situazione umanitaria senza precedenti oltre ad un reale e concreto problema legato alla sicurezza in quanto, dei 150mila arrivi previsti per quest'anno, la maggior parte sono costituiti da clandestini senza nessun diritto di protezione e che quindi non verranno rimpatriati". 
 
"Il sistema è al collasso - prosegue l'europarlamentare - mancano risorse e una strategia. Il fallimentare sistema di gestione dei richiedenti asilo ora presenta un conto salatissimo: il Governo italiano, dopo aver foraggiato il sistema, da aprile ha bloccato i pagamenti a chi gestisce il servizio di accoglienza, facendo registrare un ammanco di 600 milioni di euro nelle casse di cooperative e associazioni ed entro la fine dell'anno il saldo negativo salirà a un miliardo di euro". 
"Anche il nostro territorio pavese - conclude Ciocca - sta soffrendo di questa drammatica situazione. Diciamo basta agli sbarchi, basta con il business dell'accoglienza, sì a politiche serie e responsabili e a un'Europa che non si volti dall'altra parte ma metta in campo azioni concrete volte a far fronte all'immigrazione selvaggia e non lasci da soli i Paesi che, come l'Italia, affrontano in prima linea l'emergenza degli sbarchi".