Pavia, 4 maggio 2013 - Se i disoccupati pavesi nel 2012 sono aumentati del 20,5% rispetto all’anno precedente e sono saliti del 9,6% i lavoratori in mobilità, la politica sembra non conoscere crisi. Basta guardare gli importi percepiti dai consiglieri regionali per un mese e mezzo di impegno al Pirellone: oltre 21mila euro lordi, che al netto delle trattenute di 4mila euro arrivano a 16.384. Cifre decisamente superiori a quanto accade in altri Paesi europei.

In Francia, per esempio, l’indennità percepita da un consigliere regionale va da 1.500 a 2.600 euro. In Germania i consiglieri dei Lander percepiscono indennità che vanno dai 2.280 euro mensili di Amburgo ai 9.500 di Renania settentrionale e Vestfalia: la media è 4.500 euro, più o meno la metà degli stipendi dei consiglieri regionali italiani. E una cifra decisamente superiore a quella percepita dai rappresentanti dei Cantoni svizzeri che hanno competenze ben superiori rispetto a quelle dei “colleghi” italiani, ma non percepiscono un franco perché la politica non è considerata una professione. Da oggi, più o meno al centro di questo variegato panorama si collocano i nove consiglieri lombardi del Movimento 5 Stelle che hanno deciso di restituire alla Regione complessivamente oltre 100mila euro. Secondo quanto ha fatto la pavese Iolanda Nanni, l’indennità percepita per il primo mese e mezzo di attività (dal 17 marzo al 30 aprile) è pari a 16.384,76 euro, senza contare le indennità di funzione (per i membri dell’ufficio di presidenza del consiglio regionale, i presidenti delle commissioni, eccetera).

Di questa somma, rispettando l’impegno preso in campagna elettorale, i consiglieri tratterranno 5mila euro lordi mensili e i rimborsi per le spese effettivamente sostenute; tutto il resto lo destineranno a un fondo di sostegno per le piccole imprese della Lombardia. Nel caso della Nanni, per il mese di marzo riceverà 1.734,84 euro più 84,25 euro di spese. Per aprile la busta paga virtuale dei grillini è 3.394,16 euro, con nota spese di 233,27. Totale da bonificare: 5.446.52, con un rimborso alla Regione di 10.921,33 euro (il 66,66% della somma erogata).

«Finché non sarà data la possibilità concreta di restituirli, i fondi non percepiti saranno depositati in conti correnti di Banca Etica, appositamente aperti — promettono i consiglieri M5S —. Aspettiamo di vedere se e quali consiglieri dei vari partiti ci seguiranno mostrando solidarietà con le piccole aziende che vivono un momento difficile». Dalla Regione replicano: «La busta paga non comprende le trattenute da addizionali regionale e comunale che verranno applicate successivamente. I consiglieri regionali appena insediatisi hanno istituito un gruppo di lavoro di riforma sui costi della politica che attuerà entro giugno una riduzione consistente dello stipendio che passerà a circa 6.500 euro netti, attualmente lo stipendio mensile è di circa 8.500 euro».

manuela.marziani@ilgiorno.net