Omicidio Garlasco, processo d'appello bis. La mamma di Chiara: "Siamo fiduciosi"

E' ripreso il processo d'appello bis, sotto la lente sono finite le perizie dei tecnici nominati dai giudici sulle tracce di dna trovate sul corpo di Chiara e sulla camminata di Alberto Stasi.

Alberto Stasi

Alberto Stasi

Garlasco, 8 ottobre 2014 - Omicidio di Garlasco, al tribunale di Milano va in scena in aula il secondo processo d'appello. Una replica dopo la doppia assoluzione di Stasi in primo e secondo grado ma soprattutto in seguito alla decisione della Cassazione di ordinare un ritorno in appello. Dopo mesi di perizie e indagini integrative condotte dal Pg Laura Barbarini, la prima udienza dopo la pausa estiva è stata dedicata agli esperti nominati in aprile dai giudici per cercare di far luce su alcuni dei punti piu' intricati dell'indagine alla presenza di Alberto Stasi e dei genitori della vittima Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007 nella villetta di famiglia a Garlasco. "Siamo fiduciosi", sono state le prime parole di Rita Poggi prima di entrare in tribunale, a proposito delle nuove perizie: "Saranno i giudici a valutare", ha poi ribadito.

Il professore Francesco De Stefano, ordinario del dipartimento di Scienze e Salute dell'Universita' di Genova, ha illustrato davanti alla Corte d'Assise d'Appello di Milano l'esito degli esami sul bulbo del capello corto castano trovato nella mano sinistra di Chiara Poggi e sulle tracce di Dna maschile individuate su alcuni frammenti di unghie della ragazza. Ha fugato l'ipotesi di due differenti Dna dalle tracce trovate su Chiara Poggi. Ha accertato la presenza di un cromosoma Y rapportabile a quello di Alberto Stasi, così come ad altre migliaia di persone. Tuttavia ha sottolineato che i reperti erano deteriorati da polvere e smog.

L'altra perizia che dovra' essere illustrata e' quella sulla cosiddetta "camminata" di Stasi che ha stabilito come fosse "pressoche' impossibile che l'imputato abbia potuto evitare di calpestare delle macchie di sangue" quando poche ore dopo il delitto, entro' nella villetta di via Pascoli e scopri' il corpo senza vita di Chiara riverso nelle scale.

"Adesso saranno i giudici che dovranno valutare le perizie. Si', ci sono delle novita': sono aumentate le possibilita' che Alberto aveva di sporcarsi le scarpe. Comunque saranno i giudici a valutare". E' quanto ha affermato Rita Poggi, la mamma di Chiara prima di entrare nell'aula. In aula sono presenti, oltre ai quattro esperti nominati dai giudici con la riapertura del dibattimento, anche i consulenti delle parti che hanno presentato delle memorie. La famiglia Poggi si è costituita parte civile e, assistita dall'avvocato Gian Luigi Tizzoni, ha svolto una serie di accertamenti sui pedali e il sellino della bici da donna sequestrata a Stasi nei mesi scorsi.