Omicidio di Garlasco, trovata la scarpa dell’impronta insanguinata

Gli investigatori hanno individuato la marca e il modello della scarpa che lasciò l’impronta insanguinata di una suola a pallini nella villetta di Garlasco dove, il 13 agosto del 2007, fu uccisa Chiara Poggi. Il modello verrebbe adesso confrontato con fotografie (una in particolare) di Alberto Stasi, fidanzato di Chiara e unico indagato di Gabriele Moroni

Chiara Poggi, la studentessa uccisa il 13 agosto 2007 nella sua abitazione a Garlasco (Ansa)

Chiara Poggi, la studentessa uccisa il 13 agosto 2007 nella sua abitazione a Garlasco (Ansa)

Garlasco (Pavia), 20 settembre 2014 - Gli investigatori hanno individuato la marca e il modello della scarpa che lasciò l’impronta insanguinata di una suola a pallini nella villetta di Garlasco dove, il 13 agosto del 2007, fu uccisa Chiara Poggi. Il modello verrebbe adesso confrontato con fotografie (una in particolare) di Alberto Stasi, fidanzato di Chiara e unico indagato. Lunedì è il giorno fissato per il deposito delle perizie disposte dalla prima Corte d’Assise d’Appello di Milano. Ne verrà consegnata una, quella eseguita a Genova dal professor Francesco De Stefano. Negativo, data l’esiguità del reperto, l’esame del capello castano, lungo 1,2 centimetri, nel palmo sinistro della vittima. Su due dei margini ungueali di Chiara sono tratte trovate piccole tracce di cromosoma maschile Y. Solo cinque marcatori del Dna estratto sono compatibili con quello di Alberto Stasi, come potrebbero esserlo con un numero infinito di persone. Da sottolineare che Chiara Poggi non presentava ferite da difesa. Slitterà di qualche giorno il deposito della perizia per ricostruire il percorso di Stasi sulla scena del delitto, affidata all’università di Bologna. Il responso sarà importante per sciogliere, forse, un dilemma «storico»: come ha fatto Stasi a uscire da quella scena cruenta con le suole intonse? I periti hanno ricostruito, oltre al tragitto dell’indagato nel salotto, anche il suo arrivo davanti alla porta dalla scala della cantina (dove si trovava il corpo di Chiara), fronteggiato da una grossa chiazza ematica, la discesa e la risalita sui primi due gradini, entrambi sporchi di sangue. Il pg Laura Barbaini sta svolgendo accertamenti telefonici e telematici sulle conversazioni e i contatti fra Alberto Stasi e la fidanzata. gabriele.moroni@ilgiorno.net