Omicidio di Garlasco: accertamenti su scarpe, bici e graffi

La Corte d'Assise d'Appello ha accolto parzialmente le richieste del pg e ha ammesso sette testimoni

Alberto Stasi

Alberto Stasi

Garlasco, 24 ottobre 2014 - Accertare se i pedali della bici nera da donna sequestrata lo scorso aprile agli Stasi siano stati scambiati o meno, approfondire i capitoli relativi al modello di scarpe che il pg Laura Barbaini ha indicato come quello calzato dall'omicida e ai presunti graffi sul braccio di Alberto notati e fotografati quando nella tarda mattinata del 13 agosto 2007 si recò nella stazione dei carabinieri di Garlasco dopo aver scoperto il cadavere della sua fidanzata, Chiara Poggi.

E' quel che la Corte d'Assise d'Appello di Milano presieduta da Barbara Belleriodavanti alla quale si sta celebrando il processo ad Alberto Stasi, imputato di omicidio, intende approfondire in aula. Per questo i giudici hanno accolto parzialmente le richieste del pg e hanno ammesso sette testimoni. Testi, uno dei quali indicati anche dai legali di parte civile, che sono stati convocati in aula per lunedì prossimo, 3 novembre.

La Corte si è ritirata in Camera di Consiglio verso le 11.30, dopo aver ascoltato le richieste istruttorie delle parti. Questa mattina, pubblica accusa (rappresentata dal sostituto procuratore generale Laura Barbaini), difensori di Alberto Stasi e avvocati di parte civile che rappresentano la famiglia Poggi avevano presentato una serie di richieste su documenti e relazioni nel tentativo di far luce sulle troppe ombre che dopo sette anni caratterizzano alcuni passaggi chiave dell'inchiesta. Per la difesa hanno parlato l'avvocato Giuseppe Colli e Giada Bocellari.  

Nel pomeriggio, dopo circa tre ore di camera di Consiglio, la Corte ha preso alcune decisioni. Non verranno ascoltate in aula le vicine della famiglia Poggi, Franca Bermani e Manuela Travin che sostennero di aver avvistato la bicicletta nera da donna di fronte casa di Chiara la mattina dell'omicidio, ma sarà ascoltato l'amministratore delegato della casa costruttrice di biciclette Umberto Dei, da cui era uscita quella bordeaux da uomo di Alberto Stasi. 

La Corte ha disposto anche di acquisire la consulenza sulla camminata del fidanzato della vittima sulla scena del delitto e sulle scarpe eseguita su incarico della Procura generale dal Ris di Parma. Invece, non verrà ascoltato in aula l'ex maresciallo Francesco Marchetto, all'epoca comandante della stazione dei carabinieri di Garlasco, ma è stato disposto di acquisire l'ordinanza con cui il gip di Pavia dispone l'imputazione coatta e quindi il rinvio a giudizio di Marchetto per falsa testimonianza a proposito del confronto fra la bicicletta nera da donna della famiglia Stasi e quella scorta dalle due vicine testimoni.