Multa per la ciotola del cane, Di Troia nel mirino. E "Striscia la notizia" lo insegue invano

Continua lo scontro a distanza tra il sindacato dei lavori unitari della polizia municipale e il comandante Pietro Di Troia, acuito negli ultimi giorni dopo che due agenti hanno sanzionato un barista del centro storico cittadino per avere esposto una ciotola per abbeverare i cani di Umberto Zanichelli

Il comandante Pietro Di Troia

Il comandante Pietro Di Troia

Vigevano (Pavia), 22 novembre 2014 Continua lo scontro a distanza tra il sindacato dei lavori unitari della polizia municipale e il comandante Pietro Di Troia, acuito negli ultimi giorni dopo che due agenti hanno sanzionato un barista del centro storico cittadino per avere esposto una ciotola per abbeverare i cani. Una multa di 168 euro per una violazione addirittura del Codice della strada, per altro avvenuta in una zona pedonale, che ha scatenato un putiferio. A tal punto che, per pagarla, sindaco e assessori si sono autotassati, anticipando di fatto quello che avrebbero voluto fare i frequentatori di una pagina Facebook dedicata a Vigevano che domani pomeriggio alle 14.30 si troveranno per una manifestazione in piazza Ducale i cui proventi saranno destinati al canile ed al gattile di Vigevano. Intanto, come si diceva, c’è da registrate l’ennesimo attacco del segretario provinciale Sergio Bazzea al comandante Di Troia. Il quale ieri è sfuggito a un ‘agguato tv’ di Striscia la notizia che con Capitan Ventosa voleva intevistarlo.

«Nelle occasioni in cui i suoi uomini si rendono protagonisti di operazioni di polizia degne di encomio – scrive Sergio Bazzea, segretario provinciale del sindacato in un volantino – lo troviamo sempre in prima fila nelle conferenza stampa, ma quando c’è un problema si chiama fuori. Non si può fare il comandante solo quando fa comodo». L’attenzione torna ancora sul caso, sottolineando la validità dell’operato degli agenti accertatori. «Intanto non era una semplice ciotola ma una fioriera – precisa Bazzea – ma quello che più conta è che se ci fosse stato qualche cosa di sbagliato o la sanzione fosse stata esagerata, al soggetto multato sarebbe bastato presentare un ricorso. E la prova che si tratta di una multa ineccepibile è attestato dal fatto che sindaco ed assessori l’hanno pagata. Questo significa che non c’erano elementi per attaccarli».

Bazzea ne ha anche per gli amministratori vigevanesi. «Alla luce di quanto avvenuto – conclude il segretario provinciale del sindacato degli agenti della polizia municipale – viene da chiedersi come mai l’amministrazione non abbia fatto lo stesso quando un agente della polizia locale, che si stava recando d’ugenza in Questura per l’identificazione di un pregiudicato, è passato con un semaforo rosso. In quel caso infatti l’agente ha dovuto pagare la sanzione di tasca propria e subìre la decurtazione di 6 punti dalla patente. Il fatto che gli attuali servizi a piedi e in bicicletta siano destinati quasi esclusivamente a sanzionare i divieti di sosta è un dato di fatto, confermato dal fatto di doverne comunicare il numero alla fine del turno. Si vuol far credere che conti la sicurezza, invece conta la cassa...»

umberto.zanichelli@ilgiorno.net