Minaccia di far saltare in aria l’ex moglie, in casa era pieno di esplosivi

Borgo San Siro, il 41enne pretendeva di andare a vivere nella casa dove la donne vive col nuovo fidanzato

Il materiale trovato dai militari nell’abitazione del marito finito nei guai  per gli esplosivi che aveva fabbricato

Il materiale trovato dai militari nell’abitazione del marito finito nei guai per gli esplosivi che aveva fabbricato

Borgo San Siro, 29 agosto 2015 - Al culmine dell’ennesimo litigio con la sua ex-moglie, una 37enne che abita a Borgo San Siro, l’ha pesantemanete minacciata. «Adesso ti faccio saltare con l’esplosivo», ha detto. Una minaccia terribile che l’ha spaventata a tal punto da spingerla a chiedere l’intervento dei carabinieri. La donna, che vive a Borgo San Siro, è ormai da tempo separata dal marito e si è rifatta una vita. Il suo ex-marito, M.C., 41 anni, muratore che vive ad Alagna, a pochi chilometri di distanza, non ha però mai interrotto i contatti.

Trai due la tensione è sempre rimasta alta e le discussioni non sono mai mancate. L’ultima, a quanto pare, sarebbe nata per la pretesa del suo ex marito di andare a vivere nella casa dove lei abita con il suo nuovo compagno. Una richiesta che la donna ha ovviamente respinto e che ha portato al diverbio al termine del quale è arrivata la terribile minaccia. Spaventata la donna si è rivolta ai carabinieri. I militari del capitano Papaleo hanno avviato gli accertamenti del caso che sono culminati con la perquisizione dell’abitazione del muratore: all’interno di una valigia, nascosti dagli indumenti, hanno ritrovato una ‘bomba carta’ e 6 candelotti pirotecnici. Proprio per la natura artigianale degli ordigni, i militari hanno chiesto l’intervento degli artificieri anti-sabotaggio di Milano che, dopo averli recuperati, hanno provveduto a farli brillare. Per il muratore sono invece arrivate le denunce a piede libero per i reati di fabbricazione e commercio abusivo di materie esplodenti, detenzione abusiva di precursori di esplosivi e minacce aggravate. Le indagini dei carabinieri continuano per accertare in quale modo il muratore sia venuto in possesso di quel materiale o se, in qualche modo, lo abbia in parte realizzato personalmente. Da quelli che sono stati i primi riscontri degli artificieri di Milano il potenzionale del materiale esplosivo che è stato sequestrato non sarebbe stato particolarmente elevato.

umberto.zanichelli@ilgiorno.net