Il ministro Lorenzin in visita al Cnao, il centro che cura i tumori con l'adroterapia

Si curano ben 23 tipi di tumore che non hanno altra possibile terapia. Presto però il via a nuove applicazioni per melanomi oculari, tumori al polmone e tumori pediatrici, in particolare ossei

Il Ministro Beatrice Lorenzin con il direttore generale e direttore tecnico del Cnao Sandro Rossi

Il Ministro Beatrice Lorenzin con il direttore generale e direttore tecnico del Cnao Sandro Rossi

Pavia, 5 marzo 2015 - ll ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha visitato a Pavia il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica, Cnao, uno dei 4 centri al mondo, l'unico in Italia, in grado di curare i tumori piu' aggressivi, resistenti alla radioterapia e non operabili, grazie a fasci di particelle subatomiche (protoni e ioni carbonio) prodotti da un acceleratore simile a quello del Cern di Ginevra. Il ministro ha incontrato i medici e i tecnici del Cnao e ha conosciuto un gruppo di pazienti che sono stati curati in questo centro. Erano presenti anche l'assessore alla salute di Regione Lombardia Mario Mantovani e l'assessore alle attivita' produttive Mario Melazzini. In Italia sono circa 3.000 i pazienti che hanno bisogno di queste cure, ma, in attesa che l'adroterapia sia inserita definitivamente nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), come chiesto dal ministro Lorenzin, vi sono grandi difficolta' ad accedere alle cure: le terapie del Cnao sono riconosciute gratuitamente, all'interno del Sistema sanitario nazionale, solo dalle Regioni Lombardia ed Emilia Romagna. I pazienti delle altre regioni, per accedere ai trattamenti, devono chiedere autorizzazione alle loro Asl con lunghe attese burocratiche.

Al Cnao si curano 23 tipi di tumore che non hanno altra possibile terapia, tra cui le forme piu' aggressive di tumori come quello al pancreas, al fegato, alla prostata e i tumori ossei. In occasione della visita del ministro il direttore scientifico del Cnao, Roberto Orecchia, ha annunciato l'avvio di nuove applicazioni di questa innovativa terapia: presto potranno essere trattati anche i melanomi oculari, i tumori al polmone e i tumori pediatrici, in particolare quelli ossei. Il direttore scientifico del Cnao, Roberto Orecchia ha commentato: "Con l'adroterapia riusciamo a distruggere i tumori resistenti alla radioterapia e impossibili da operare, grazie a fasci di particelle subatomiche che colpiscono i tessuti malati in modo mirato, preservando quelli sani e riducendo cosi' in modo considerevole gli effetti collaterali. Entro il 2015 introdurremo nuove terapie per i melanomi oculari, i tumori al polmone e i tumori pediatrici, in particolare quelli ossei e i tumori di grandi dimensioni che colpiscono l'addome".

Il presidente del Cnao, Erminio Borloni, ha dichiarato che "dal 2011 il nostro Centro ha trattato con l'adroterapia circa 500 pazienti oncologici che non avevano altra possibilità di cura, ma potrebbe accogliere fino a 1.000 pazienti all'anno. E' importante quindi che questa terapia sia inserita nei Livelli essenziali di assistenza e messa a disposizione di tutte le persone che ne hanno bisogno. Grazie alla nostra tecnologia, che ha gia' ottenuto la marchiatura CE e ha superato ogni test di sicurezza richiesto dal ministero della Salute, siamo gia' pronti per partire con nuove terapie per i melanomi oculari e per i tumori al polmone e pediatrici. Su questo punto attendiamo solo l'autorizzazione dell'Istituto Superiore di Sanita'".

L'efficacia dell'adroterapia nella cura dei tumori trova riscontro nella letteratura scientifica internazionale: da una ricerca pubblicata a febbraio su Lancet Oncology, che ha preso in esame 8.000 pazienti trattati con adroterapia al National Institute of Radiological Sciences (Nirs) di Chiba in Giappone, è emerso che, per esempio, la sopravvivenza dei pazienti con forme avanzate di tumore al pancreas e' stata doppia rispetto ai migliori risultati ottenuti con la tradizionale radioterapia. Per il tumore alla prostata ad alto rischio l'adroterapia e' risultata efficace nell'80% dei casi, meglio di ogni altro metodo cura disponibile. Dallo studio e' infine emerso che l'adroterapia e' il miglior trattamento possibile per i sarcomi ossei, rendendo possibile, ad esempio, una sopravvivenza dell'86% a 5 anni dalla diagnosi per i pazienti colpiti da cordoma del sacro, malattia ad altissima mortalita' e considerata incurabile.

(AGI)