Hascisc destinata a un detenuto, era nascosta in un doppio fondo

Pavia, operazione della polizia penitenziaria sempre sotto organico

La struttura carceraria pavese di Torre del Gallo

La struttura carceraria pavese di Torre del Gallo

Pavia, 10 febbraio 2016 - C'era una sorpresa nel pacco indirizzato a un detenuto che si trova nel carcere di Pavia. Sotto alimenti e vestiti, infatti, si trovava un grosso quantitativo di droga. L’ha scoperto la polizia penitenziaria in servizio a Torre del Gallo che ha intercettato un pacco destinato a un detenuto italiano. «E’ accaduto durante i controlli effettuati sui pacchi postali che arrivano ai detenuti – ha spiegato Carlo Cataldo, segretario provinciale della Uil polizia penitenziaria –. Il personale addetto al servizio ha scoperto che una normale scatola aveva un ‘doppio fondo’, all’interno del quale era occultata della sostanza stupefacente». Mescolati tra maglioni e dolci si trovano alcuni panetti di hascisc per complessivi 400 grammi e qualche grammo di polvere bianca, che potrebbe essere cocaina. Droga destinata a un detenuto italiano ma che, vista la quantità, molto probabilmente poteva anche diventare merce di scambio e spaccio tra i reclusi all’interno delle sezioni detentive. Oggi a Torre del Gallo si trovano 550 detenuti, 200 accolti nel nuovo padiglione.

«Il fiuto di un agente e la grande professionalità dimostrata dal personale di Pavia ha evitato la diffusione di droga all’interno del penitenziario, pur senza l’unità cinofila – ha fatto notare il segretario regionale della Uil, Gian Luigi Madonia, –. Il personale che, nonostante si trovi in un contesto lavorativo piuttosto difficile, tiene alto l’onore per il giuramento prestato e svolge il proprio compito istituzionale con grande senso del dovere ed abnegazione». Ma non è neppure la prima volta che gli agenti bloccano la diffusione di droga all’interno del carcere. «Non mi stupisce l’operazione effettuata dalla polizia penitenziaria di Pavia – ha proseguito Madonia –. Più volte il personale di Pavia si è reso responsabile di operazioni ancor più brillanti del ritrovamente avvenuto ieri, senza trovare gli elogi e il risalto che sarebbero dovuti per il particolare contesto in cui opera. Non si può nascondere infatti che Pavia soffre di una cronica carenza di organico, che caratterizza tutti i ruoli. E che anche la recente apertura del nuovo padiglione non ha prodotto gli effetti sperati in tema di adeguamento delle piante organiche».

A breve la casa circondariale sarà interessata dall’apertura di un polo psichiatrico che ospiterà 10 detenuti provenienti dagli ex ospedali psichiatrici giudiziari e altrettanti con problemi psichiatrici meno pesanti. «L’amministrazione penitenziaria, centrale e regionale – ha detto ancora Madonia – non può più far finta di niente. La percentuale di carenza di personale di polizia penitenziaria a Pavia sfiora il 30%, con particolare aumento nei ruoli intermedi (ispettori e sovrintendenti). Ecco perché l’episodio che si è verificato ieri meritano in modo particolare il nostro apprezzamento. In una simile condizione di lavoro, l’attenzione posta dagli agenti assumono un’importanza diversa».