Esposto di un cittadino contro il presidente della Provincia Bosone: "Non doveva scegliere Lazzari come capo di gabinetto"

Secondo il residente l'attuale assessore alla Mobilità di Pavia non avrebbe avuto i requisiti necessari

Daniele Bosone

Daniele Bosone

Pavia, 3 marzo 2015 - E' stato presentato un esposto alla Corte dei Conti contro Daniele Bosone, ex senatore del Pd e attuale presidente della Provincia di Pavia. L'accusa per lui sarebbe quella di aver nominato un capo di gabinetto che non avrebbe avuto i requisiti necessari a ricoprire l'incarico. A inoltrare la denuncia alla Procura regionale lombarda del supremo organo contabile, è stato un cittadino pavese di 30 anni. Al centro dell'esposto ci sarebbe quindi la nomina, decisa proprio dal presidente Bosone, di Davide Lazzari (nella foto in basso) al ruolo di capo di gabinetto della Provincia. "Il presidente della Provincia - si legge nell'esposto - ha attribuito l'incarico di capo di gabinetto a Lazzari, soggetto fuori organico dal comparto dell'ente Provincia, che ha conseguito un diploma universitario di durata triennale, non un titolo di laurea specialistica". Nella denuncia presentata alla Corte dei Conti, viene specificato che il capo di gabinetto avrebbe percepito, dal giugno 2011 al 31 dicembre 2014, un compenso annuo lordo «non dovuto» di 65.319,27 euro l'anno. Davide Lazzari si è dimesso dall'incarico di capo di gabinetto dopo essere stato nominato assessore alla viabilità nella giunta del sindaco di Pavia, Massimo Depaoli: dal 1 gennaio scorso non percepisce più compensi dalla Provincia. Spetterà ora ai giudici valutare se l'esposto abbia un fondamento, oppure se il presidente Bosone e Lazzari siano in regola con le leggi e i regolamenti previsti per gli enti locali.

L’assessore alla mobilità Davide Lazzari (Torres)