Confindustria Pavia ed Efar Italia commissionano all'ateneo pavese uno studio sui fanghi

I risultati saranno pronti fra sei mesi e saranno presentati con un evento pubblico

Università di Pavia

Università di Pavia

Pavia, 17 maggio 2017 - Una ricerca inedita su pratiche e norme nel trattamento di sostanze biologiche e del loro utilizzo in agricoltura. L'indagine scientifica è stata commissionata all'Università di Pavia da Confindustria Pavia ed Efar Italia, associazione che aggrega le principali aziende italiane del settore del recupero in agricoltura e del trattamento di fanghi biologici da depurazione delle acque. Lo studio è stato affidato al dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell'ateneo pavese, sotto la guida di Maria Cristina Collivignarelli, ricercatrice di ingegneria sanitaria ambientale. I risultati saranno pronti tra sei mesi e poi verranno presentati con un evento pubblico.

"Abbiamo promosso e sostenuto questo studio - dice Daniele Cerliani, vicepresidente di Confindustria Pavia con delega all'ambiente - perché siamo convinti della necessità di porre in evidenza gli importanti sviluppi raggiunti da questa filiera sul fronte dell'innovazione e soprattutto del rispetto dell’ambiente. Come sottolineato in occasione del nostro evento 'Sviluppo è ambiente' del luglio 2016, il mondo industriale odierno ha a cuore più di chiunque altro la sostenibilità e lo sviluppo del territorio. Desideriamo quindi mantenere viva la disponibilità, emersa in occasione di quel convegno, al dialogo con tutti gli stakeholder del territorio". "L'utilizzo in agricoltura dei fanghi - commenta Alberto Castiglioni, portavoce Efar Italia - rappresenta ad oggi la soluzione più incentivata dalle direttive comunitarie e più efficiente sotto il profilo ambientale ed economico. Di questo vogliamo darne una prova concreta e proprio per tale motivo abbiamo deciso, insieme a Confindustria Pavia, di intraprendere questo nuovo percorso di ricerca. Questa iniziativa, che non ha precedenti in Italia, una volta portata a termine, verrà condivisa con il territorio e la comunità, a dimostrazione della nostra continua disponibilità al dialogo. Le nostre aziende, che già effettuano controlli seri e puntuali in maniera autonoma, fanno affidamento sulla autorevolezza dell'ateneo pavese affinché fornisca uno scenario trasparente e risultati inequivocabili fino all'ultimo dettaglio".

Nel dettaglio, la ricerca si comporrà di 5 parti: indagine sulla diffusione della pratica del recupero e trattamento dei fanghi in agricoltura in Europa e comparazione delle singole normative; comparazione tra la normativa italiana e quella lombarda; indagine dell'intera filiera, dagli impianti di depurazione e loro funzionamento, al sistema di trattamento dei fanghi biologici, fino alla valutazione sistemica dei vantaggi economico-ambientali dall'uso dei fanghi in agricoltura; valutazione degli standard qualitativi dei fanghi biologici; monitoraggio dei terreni interessati al recupero dei fanghi biologici.