Cazzani nuovo presidente Anav Lombardia

Pavia, nuovo incarico per il consigliere delegato della Stav di Vigevano e presidente di Confindustria Pavia

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Pavia, 20 ottobre 2016 - Alberto Cazzani, consigliere delegato della Stav di Vigevano e presidente di Confindustria Pavia, è il nuovo presidente di Anav Lombardia (Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori, aderente a Confindustria), subentrando a Massimo Locatelli (della Locatelli Servizi di Bergamo). Un'associazione che sul territorio  regionale conta circa 70 aziende, che esercitano una percorrenza annua di oltre 90 milioni di bus/km, con circa 4mila addetti e più di 3mila autobus (a fronte di un totale regionale di circa 80 aziende e circa 17.700 addetti, con una percorrenza annua globale di circa 280 milioni di bus/km e oltre 6mila autobus). "Anav Lombardia - dice il neopresidente Cazzani - rappresenta le imprese di un settore interessato da profondi cambiamenti e deve giocare un ruolo importante di supporto ai propri associati". Nel suo programma di presidenza, Cazzani sottolinea l'urgenza di avviare "un'incisiva strategia di liberalizzazioni dei servizi, per contribuire al processo di recupero di competitività di cui necessita il nostro Paese".
 
Il documento programmatico di Cazzani si pone in linea con l'ultimo rapporto dell'Antitrust del giugno scorso, da cui emerge l'auspicio dell'introduzione di un regime di vera concorrenza nel Tpl, a beneficio del miglioramento dei servizi. L'autorità parla della "arretratezza di un settore che impegna oltre 7 miliardi di euro di fondi statali e ne genera quasi 11 di ricavi, con la vendita dei biglietti che copre appena il 30% dei costi". Le piaghe maggiori del Tpl, secondo l'Antitrust sono: evasione tariffaria, trasporti scadenti, poca concorrenza, ma soprattutto troppe poche gare, spesso fatte male. "Le gare vanno fatte - commenta il neopresidente Anav Lombardia - e vanno fatte bene. Le poche, isolate esperienze sin qui fatte in Lombardia e in Italia non delineano un modello positivo di liberalizzazione. Purtroppo in molti casi, la burocrazia ha ostacolato l'accesso al mercato, quando invece buone regole e buona amministrazione dovrebbero favorirlo. Serve pertanto un modello nuovo, chiaro e concertato con la rappresentanza delle imprese e la Lombardia deve proporsi di essere regione benchmark a livello nazionale".
 
Per quel che riguarda infine la politica industriale, Cazzani spiega che "coerentemente con quanto detto dal Ministro Delrio, pochi mesi fa, la riforma del Tpl deve prevedere l'introduzione del regime di costi standard, il rinnovo del parco rotabile, la certezza dei finanziamenti e i miglioramenti della qualità dei servizi pubblici, in fatto di ambiente e sicurezza, utilizzando tutte le grandi potenzialità della digitalizzazione".