Diritti e appalti, c’è l’accordo

Firmato il protocollo d’intesa tra Comune, sindacati e Confcooperative per le buone prassi in materia di lavori pubblici

La firma dell'accordo

La firma dell'accordo

Pavia, 15 luglio 2016 - «Non vogliamo solo aggiungere altra carta, ma adottare uno strumento che sia davvero utile per garantire quelli che per noi sono paletti irrinunciabili». Il sindaco Massimo Depaoli ha presentato così, ieri mattina a palazzo Mezzabarba, il Protocollo d’intesa siglato tra Comune di Pavia, sindacati e Confcooperative sulle buone prassi nella gestione degli appalti pubblici. Con garanzie di legalità, trasparenza e tutela dei diritti dei lavoratori, sia per appalti gestiti dallo stesso Comune che dalle aziende partecipate e controllate. «Purtroppo a volte certi accordi – dice il primo cittadino – rischiano di appesantire solo le procedure senza migliorare nulla. Siamo convinti che non sia però questo il caso. E lo testimonia proprio il diretto coinvolgimento delle forze sindacali, che anzi ci hanno proposto loro l’accordo, insieme anche a una realtà datoriale importante in un settore delicato, ma strategico, come quello delle cooperative».

A siglare l’intesa, oltre al sindaco Depaoli, affiancato dalla vicesindaco Angela Gregorini e dal consigliere comunale con delega al Lavoro Davide Ottini, i segretari generali di Cgil Pavia Renato Losio, Cisl Pavia Elena Maga, Uil Pavia Carlo Barbieri e il presidente di Confcooperative, Mattia Affini. Quattro i punti principali del Protocollo d’intesa: l’applicazione integrale dei contratti nazionali del lavoro, l’inserimento in tutti gli appalti della cosiddetta clausola sociale, a salvaguardia dei livelli occupazionali, l’utilizzo della logica dell’offerta economicamente più vantaggiosa e non di quella del massimo ribasso, l’utilizzo degli ammortizzatori sociali in situazioni di crisi. «Sono tutti elementi – spiega la vicesindaco Gregorini – concordati appunto con le organizzazioni sindacali e con Confcooperative, che purtroppo non rappresentano ancora la prassi comune negli appalti. Iniziamo così, fissando i paletti, consapevoli che questo protocollo non sia un punto di arrivo ma un ulteriore tassello in questo percorso di legalità e trasparenza».  «Le cooperative nostre associate – commenta Mattia Affini – rispettano sempre, integralmente, i contratti nazionali del lavoro. Purtroppo se gli appalti non lo riconoscono come un valore, si finisce per essere danneggiati, a vantaggio di chi invece i lavoratori li tratta diversamente. Le organizzazioni sindacali sanno bene che il mondo della cooperazione è molto vario, cerchiamo di dare lavoro alla parte sana, che rappresenta un valore aggiunto anche sotto l’aspetto del welfare».