Gropello Cairoli, recuperato ferro per 120mila euro

Era stato sottratto a un imprenditore con un raggiro

Alcune delle lastre recuperate

Alcune delle lastre recuperate

Gropello Cairoli, 8 dicembre 2016 - Gli avevano sottratto il materiale con un raggiro che si era sviluppato attraverso alcune consegne al polo logistico di Arquata Scrivia (Alessandria) nell’arco di poche settimane. E quando ha scoperto che un carico era in viaggio ha chiesto l’intervento dei carabinieri. Così i militari della stazione di Gropello sono riusciti a intercettare un carico di lastre di ferro vicino all’area di servizio di Dorno sull’autostrada Milano-Genova e a denunciare a piede libero per ricettazione l’uomo che era al volante del pesante camion Scania. Ad allertare i militari è stato un imprenditore di 48 anni che vive in provincia di La Spezia e che si era visto soffiare il carico con un raggiro. Il materiale avrebbe dovuto raggiungere i cantieri navali di Follo (La Spezia).

I militari hanno intercettato il mezzo e lo hanno fermato: al volante sedeva V.S., 53 anni, autotrasportatore residente a Nuvolera (Brescia). Gli accertamenti svolti subito dopo dai carabinieri hanno permesso di appurare che il materiale era stato ordinato da un soggetto, che aveva fornito al venditore un nome falso, che si era presentanto come dirigente di una multinazionale del settore con sede a Genova ma che era in realtà destinato a una azienda di Cuggiono, così come confermato dallo stesso autostraportatore che aveva ritirato il carico poco prima dal polo logistico di Arquata Scrivia dove era stoccato e dove i militari hanno rinvenuto parte del materiale che era stato sottratto. 

Qualche giorno dopo questi fatti, a cavallo dello scorso fine settimana, i carabinieri sono riusciti a risalire alla ditta del Milanese alla quale il carico trafugato avrebbe dovuto essere consegnato. Si tratta di un’azienda di Cuggiono specializzata nel settore del taglio delle lastre di ferro. E proprio lì sono state ritrovate altre 6 lastre di ferro destinato alle lavorazione nei cantieri navali, per un peso complessivo di 30 tonnellate ed un valore di almeno 30mila euro che i carabinieri hanno provveduto a mettere sotto sequestro. Al termine delle indagine il materiale rinvenuto in almeno tre luoghi diversi per un valore stimato di 120 mila euro, è stato restituito al proprietario