Trapianto della solidarietà: dal Senegal per donare il rene

Al San Matteo paziente operata grazie alla sorella

Le due sorelle (Torres)

Le due sorelle (Torres)

Pavia, 22 ottobre 2016 - Un gioco di squadra per regalare la vita a una donna di 25 anni che da tre anni aspettava un trapianto. La ‘partita’ si è disputata al San Matteo dove è stato eseguito il primo intervento (e tra i pochissimi in Italia), trattato con queste modalità. È un trapianto di rene da vivente su una giovane senegalese, sposata a un italiano e residente da 6 anni a Piacenza. La donatrice è sua sorella, 21enne, che per l’occasione l’ha raggiunta dall’Africa grazie ai finanziamenti destinati alla Chiesa Valdese. «L’intervento è avvenuto in questa settimana – spiega Massimo Abelli, responsabile della struttura di Chirurgia trapiantologica che si occupa di rene – grazie all’impegno del volontariato, della Chiesa Valdese e dell’ospedale. La procedura di trapianto non ha registrato complicanze». Tutto nasce dalla collaborazione fra San Matteo e l’associazione pavese ‘Trapiantami un sorriso’ presieduta da Gianni Lodi, che si è fatta promotrice di un progetto, poi presentato all’8 per mille della Chiesa Valdese con lo scopo di ottenere un finanziamento utile a coprire le spese sanitarie, assistenziali, di viaggio e soggiorno, a tre parenti extra comunitari consanguinei di altrettanti pazienti, in lista di attesa al Centro trapianti del San Matteo. «In accordo con la paziente, la cui famiglia (mamma e 5 fratelli) vive in Senegal, e con l’aiuto dell’associazione no profit (Pavia-Asti–Senegal), che presta parte della loro opera in quel Paese – continua Abelli –, abbiamo contattato i potenziali donatori e li abbiano sottoposti agli accertamenti diagnostici preliminari. In considerazione dei dati clinici del ruolo all’interno del gruppo familiare, dell’età e delle motivazioni, abbiamo individuato due potenziali donatori. Fra i due, è stata scelta la sorella più giovane, che ha donato l’organo, dopo essere stata sottoposta a ulteriori e più approfonditi accertamenti».

Il prelievo mini invasivo è avvenuto nella struttura di Chirurgia 2 del San Matteo, in concomitanza al trapianto sulla sorella maggiore. La donatrice, in questi giorni, sta osservando un periodo adeguato di convalescenza (3/4 settimane). La data del suo rientro in Senegal sarà comunque subordinato a controllo clinico. Con la collaborazione dell’Associazione Pavia-Asti-Senegal verranno, poi, programmati i controlli clinici annuali successivi. Questo è il primo caso previsto dal progetto. Gli altri due saranno valutati e trattati prossimamente.