Pavia, la voglia di un tuffo e della tintarella batte tutti i divieti sul Ticino

Tanti pavesi e non solo fra grigliate e bagni lungo le sponde del fiume

Alcuni bagnanti alla ricerca di un poco di fresco in riva all’ex “fiume azzurro”

Alcuni bagnanti alla ricerca di un poco di fresco in riva all’ex “fiume azzurro”

Pavia, 14 agosto 2017 - In spiaggia a prendere il sole e a rinfrescarsi in acqua, o sotto gli alberi a grigliare salamelle e braciole. Ignorando i divieti. In riva al Ticino, in particolare all’area Vul, tra i due ponti cittadini sulla sponda borghigiana, anche ieri sono stati in molti a trascorrere qualche ora, o l’intera giornata, all’aria aperta. A Pavia l’alternativa per chi non è in vacanza al mare o in montagna, è da sempre il fiume, fruibile anche senza spostarsi dalla città, arrivando qui a piedi o in bicicletta.

Proprio in mezzo agli alberi, appena sotto la scarpatina dell’argine, il cartello col divieto di balneazione, divelto dalla sua sede originaria, si mostra abbandonato oltre che ignorato. Sempre nell’area verde che precede la vera e propria spiaggia fluviale, tra panchine, alcune vandalizzate, e anche panche con tavoli a uso picnic, alcuni gruppetti di persone si sono portati da casa le griglie, ignorando il divieto di accensione di fuochi e bracieri che è valido in tutto il territorio boschivo del Parco del Ticino. In realtà di cartelli con i divieti non se ne vedono, forse mai messi o divelti anche quelli da vandali. La musica atina diffusa dallo stereo, oltre alla carnagione ben più che abbronzata, testimoniano le origini sudamericane di molti dei frequentatori. Oltre ai non pochi stranieri, la maggior parte stabili in città già da anni, non mancano i pavesi, sia gruppi di ragazzi o coppie di non più giovanissimi. Un panorama multietnico e variegato, con il comune denominatore dell’agosto passato in città.

Avvicinandosi all’acqua, sulla spiaggia di sassi, pochi ombrelloni e molti più teli a terra sono il regno degli irriducibili della tintarella. Con i quasi 30 gradi raggiunti anche ieri, nonostante qualche nube a velare il cielo, la tentazione di immergersi nelle fresche acque del fiume c’è. La maggior parte si limita a immergere solo le gambe al di sotto del ginocchio, restando dunque a ridosso della riva senza rischiare troppo.