"Facciamoci vedere", i cittadini donano ai profughi giubbotti catarifrangenti

A San Martino Siccomario l'iniziativa per la sicurezza dei migranti ospiti dell'hotel Giannino che si trova su una strada a scorrimento veloce

I giubbotti catarifrangenti consegnati ai profughi

I giubbotti catarifrangenti consegnati ai profughi

San Martino Siccomario (Pavia), 18 ottobre 2017 - Al grido di "Facciamoci vedere" sono stati consegnati oggi i primi 60 giubbini catarifrangenti ai profughi ospiti dell'hotel Giannino, centro di seconda accoglienza. Accolti in una struttura che si trova su una strada a scorrimento veloce e a pochi passi dalla tangenziale, i migranti che si spostano a piedi o in bicicletta hanno bisogno di rendersi visibili. In altre zone, infatti, nei mesi mesi scorsi si sono verificati diversi incidenti che hanno avuto per vittime giovani profughi che giravano senza un'adeguata protezione.

Partendo da questi episodi il medico del Pronto soccorso del San Matteo Barbara Guglielmana, il grafico Fabio Berrettini che ha ideato la locandina e il titolare di un bar di corso Garibaldi Riccardo Poma che si è messo a disposizione come centro di raccolta, hanno deciso di intervenire. Ad agosto hanno cominciato a diffondere la locandina "Facciamoci vedere" stampata dalla Fondazione Costantino che si occupa della riabilitazione di pazienti psichiatrici e disabili e a chiedere i giubbini da portare nella struttura che ospita oltre 100 persone provenienti soprattutto dall'Africa che attendono il verdetto sul riconoscimento della protezione internazionale. Oggi i primi 60 'frutti' della raccolta sono stati recapitati in hotel e consegnati ai profughi, ma non è finita qui. Associazioni, aziende e privati possono ancora donare giubbini portandoli da Iki Caffè di corso Garibaldi 16. "Non accettiamo soldi e ci preoccuperemo noi di consegnare i giubbotti - ha spiegato Barbara Guglielmana - che oggi non bastano per tutti gli ospiti". Non solo, l'importante per i tre ideatori del progetto è dare e fare attenzione al prossimo.