Vigevano, prostituzione minorile: le indagini si intrecciano

Nuove accuse per il 55enne lomellino arrestato dai carabinieri a gennaio

Una pattuglia dei carabinieri

Una pattuglia dei carabinieri

Vigevano, 29 marzo 2017 - Spunta una seconda indagine per sfruttamento della prostituzione minorile che vede coinvolto il 55enne vigevanese arrestato a gennaio per lo stesso reato. L’uomo attualmente si trova agli arresti domiciliari. Secondo l’accusa, il lomellino sarebbe stato coinvolto in un giro di prostituzione omosessuale minorile in cui ragazzini offrivano online prestazioni in cambio di regali costosi. Secondo le indagini dei carabinieri del Comando provinciale di Milano, l’arrestato, come gli altri otto destinatari di ordinanze di custodia cautelare nello stesso contesto, avrebbe adescato proprio sul web i giovani.

Inizialmente, l’uomo aveva pensato di patteggiare. Tuttavia, nei giorni scorsi è sorto un impedimento. L’accusa aveva disposto il sequestro di computer e cellulari. Dalle analisi delle utenze è risultato che il vigevanese avesse avuto contatti in precedenza con i coinvolti in un’altra indagine per sfruttamento della prostituzione minorile. L’inchiesta risale al febbraio 2016 ed era stata coordinata dalla procura di Brescia. Le indagini avevano portato all’arresto di undici persone, tra cui un agente di polizia locale, un sacerdote e un allenatore di calcio, tutti accusati di aver adescato online minorenni e di aver avuto rapporti sessuali con loro in cambio di compensi. Le ordinanze in quel caso erano seguite a un ulteriore precedente episodio, quello di un cinquantaseienne sieropositivo che secondo le accuse imponeva sesso non protetto ai minorenni adescati.

Solo pochi giorni fa è emerso il coinvolgimento del vigevanese anche in quell’inchiesta. È quindi stato indagato a piede libero, rimane valida oltretutto per lui la custodia cautelare disposta a gennaio. L’uomo è stato sentito dal Gip a Brescia e ha ammesso i fatti. L’entità del suo coinvolgimento nel giro di prostituzione tra Bresciano e Bergamasca è ancora al vaglio degli inquirenti. Tuttavia, la vicenda ha compromesso la possibilità di patteggiare, in quanto la sua posizione si aggrava. Non è escluso che vengano richiesti ulteriori accertamenti su ulteriori dispositivi elettronici in uso al vigevanese.