Pavia, dove c'erano erba e giochi ora c'è solo fango

La rabbia delle mamme per la situazione dell'area di piazza Leonardo da Vinci

L'area al centro delle polemiche

L'area al centro delle polemiche

Pavia, 16 gennaio 2018 - La promessa dell’amministrazione comunale era chiara: sistemare l’area di piazza Leonardo da Vinci, con l’obiettivo di dare forma a una zona di rispetto e di fruizione del monumento, liberando lo spazio adiacente dalle macchine in sosta e dai giochi esistenti. Il progetto era inserito all’interno della mostra dedicata ai Longobardi, ma terminata l’esposizione ai pavesi non è rimasta né un’area valorizzata né un parco giochi. "Funzionavano due molle su quattro - dice l’assessore al commercio Angela Gregorini -, quei giochi erano da manutenere Per questo abbiamo deciso di toglierli».

Una volta rimossi, posto dei giochi sono stati piantati pochi arbusti oggi rinsecchiti. E l’ira delle mamme non si è fatta attendere. "I giochi non davano fastidio a nessuno". La questione, che il Movimento 5 stelle ha sollevato a maggio e a giugno presentando due istant question, presto sarà nuovamente oggetto di un’interrogazione da parte del consigliere comunale Giuseppe Polizzi. "L’assessore Gregorini ci aveva annunciato che i giochi rimossi sarebbero stati collocati in tempi strettissimi in un’altra area - ha detto Polizzi - ed erano stati individuati i giardini Malaspina in cui si dovevano effettuare alcune verifiche. Ma i giochi in quello spazio non sono mai stati collocati". Il parchetto con le sue molle per far saltare i bambini era l’unico del centro storico in cui i piccoli si divertivano, mentre i genitori sbrigavano commissioni. "Fino al maggio scorso - ha aggiunto il consigliere pentastellato - quell’area era vivace, oggi invece è una zona degradata: la fontanella non funziona, al posto del giardino c’è il fango e accanto solo immondizia. Prima di cancellare quel parchetto, bisognava individuare un’altra area nella quale far giocare i bambini". L’assessore Gregorini ora ha passato la palla ai Lavori pubblici: "Ho girato i 20mila euro da destinare all’acquisto dei giochi da collocare ai giardini Malaspina realizzando un parco più ricco di quello che c’era in piazza Leonardo da Vinci".